MESSINA. Visti gli ultimi avvenimenti relativi alla diffusione del Coronavirus ed in relazione agli atti di indirizzo emanati dal Ministero della Salute e dall’Assessore Regionale per la Salute Ruggero Razza, tesi a garantire la massima funzionalità dei servizi di emergenza-urgenza anche al fine di garantire il regolare turnover del personale DEA impiegato nei Pronto Soccorsi dell’ASP di Messina, considerata la necessità di assicurare percorsi differenziati dedicati all’emergenza coronavirus, la direzione strategica ha autorizzato i Medici di Emergenza Sanitaria Territoriale, in deroga al piano straordinario per il mantenimento delle ambulanze medicalizzate, ad effettuare, con effetto immediato, eccedenza oraria fino ad un massimo di 216 ore mese, presso tutti i Pronto Soccorso aziendali. L’eccedenza oraria presso i pronto soccorso potrà essere effettuata solo dopo avere coperto le ore di servizio presso la propria postazione di lavoro.

Il numero verde 800.458.787 – appositamente attivato dal governo Musumeci per l’emergenza Coronavirus – viene potenziato con ulteriori 28 linee telefoniche a cui risponderanno medici e volontari della protezione civile. Verranno configurati anche alcuni messaggi automatici che permetteranno di fornire pronta risposta alle domande più frequenti, rendendo disponibili così gli operatori per le richieste che necessitano approfondimenti particolari.
A Catania, nel frattempo, tre docenti del dipartimento di Agricoltura (Di3A) dell’Università di Catania, che erano stati a un congresso a Udine, sono risultati positivi al test del Covid-19. Il rettore Francesco Priolo con una nota pubblicata sul sito dell’Ateneo precisa che “la conferma definitiva dovrà avvenire tramite la validazione dei centri nazionali preposti” e che “i colleghi risultati positivi sono tutti a casa sotto osservazione e nessuno di loro versa in gravi condizioni”.
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