MESSINA. “Abbiamo scoperto che il servizio di deblattizzazione non era stato svolto per come si deve svolgere. Questo servizio non era mai stato fatto a Messina, prima si buttava un po’ di materiale tipo cipria”. E’ quanto dichiarato dal sindaco Cateno De Luca ieri notte, nella diretta durante la “caccia alle blatte”. E’ vero che a Messina non era stato mai svolto questo servizio?

Un atto di accusa che De Luca ha rivolto anche verso… se stesso. Perchè nel 2018, sindaco da meno di un mese, lo stesso De luca aveva emanato un’ordinanza all’interno della quale si prevedeva il “il piano di deblattizzazione e prevenzione dell’eccessiva diffusione di blatte in ambiente urbano”: pubblicata, tra l’altro, il 30 luglio, ben oltre quindi il periodo in cui si dovrebbe effettuare la disinfezione che dovrebbe uccidere non solo gli individui adulti, ma soprattutto le ninfe e gli involucri che racchiudono le uova, limitando così il moltiplicarsi di  pienamente sviluppati. Nel 2018, gli interventi erano stati addirittura programmati a gennaio.

Ordinanza peraltro uguale parola per parola a quella del 2017, pubblicata però il 7 giugno, che prevedeva, oltre che l’intervento del pubblico (affidato ad Amam Spa, ente gestore della rete idrica e fognaria del Comune di Messina, per “eseguire entro 30 giorni e con cadenza bimestrale interventi preventivi di deblattizzazione e successivi controlli sistematici di ispezione della rete fognaria e/o di adduzione idrica relazionando periodicamente al Dipartimento Ambiente e Sanità”, a MessinAmbiente, e successivamente a MessinaServizi, di provvedere con la medesima periodicità temporale sopra specificata alla cura della pulizia dei cassonetti e bonifica dei punti di raccolta R.S.U. di propria competenza, e addirittura all’IACP di Messina, perchè provvedesse entro 30 giorni e con cadenza bimestrale agli interventi di deblattizzazione delle aree ed immobili di propria competenza), anche l’obbligo di pulizia e deblattizazione a carico dei privati (terreni e condominii) per l’integrazione dei trattamenti su area pubblica con quella privata”. I marchi di vernice sui tombini indicavano che il trattamento era stato eseguito correttamente secondo le modalità stabilite: le stesse del “blitz” di ieri di De Luca,

Nel 2019, De Luca dichiarava interventi per un milione di euro “mentre negli anni scorsi venivano spesi circa 100 mila euro l’anno”, anche se il Comune aveva previsto 400 interventi da sottoporre a bando, del quale non se n’è saputo più nulla, fino all’affidamento del servizio di disinfestazione e deblattizzazione a MessinaServizi, per 256mila euro, lo scorso 4 giugno. I primi interventi per sterminare gli scarafaggi risalgono a qualche settimana fa. Evidentemente insufficienti, visto che ieri notte si è passati alle “maniere forti”.

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felice
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15 Luglio 2020 15:48

L’ho già detto, siete fra i pochi che invece di riproporre (e amplificare) pedissequamente ogni post/annuncio, vanno a verificare, ricercare dati e fatti certi, evidenziare falsità, contestare mistificazioni o, se del caso (ma accade poche volte) confermare la veridicità e la coerenza dei proclami urlati.
Complimenti. Come Woodward &Bernstein de casa nostra. Go on! Ne abbiamo tanto bisogno