MESSINA. Il comune di Messina ha nominato tre esperte “da destinare al supporto dell’attività di progettazione per l’attuazione territoriale delle politiche di coesione 2021/2027 della Regione Siciliana”: sono Loredana Bonasera, Alessandra Franza e Paola Lombardo. le prime due sono state componenti del consiglio d’amministrazione dell’Amam, Bonasera in qualità di presidente e Franza di consigliera. L’intero Cda si è dimesso a ottobre, dopo la burrascosa estate che ha visto in città una crisi idrica senza precedenti. La la spesa relativa alle assunzioni che ammonta a 107mila euro è stata finanziata dell’Assessorato delle Autonomie locali. La commissione che ha scelto le tre professioniste dopo la procedura di selezione pubblica per titoli e colloqui, è stata presieduta dsal direttore generale del comune di Messina alvo Puccio.
Subito dopo la pubblicazione delle nomine, i consiglieri del Pd Antonella Russo, Felice Calabrò e Alessandro Russo hanno inviato una nota piuttosto piccata: “Le ultime ore ci hanno consegnato l’ennesimo provvedimento di nomina di incarichi effettuati dall’Amministrazione Basile a favore di soggetti che, al di là delle qualità professionali, presentano fortissimi dubbi sul piano della opportunità politica e del metodo. Innanzitutto, le tre nomine a favore dei professionisti che, nel quadro dei finanziamenti comunitari F.U.A. a favore della nostra città, sono state effettuate lo scorso 16 gennaio confermano come la Giunta Basile, in perfetta continuità amministrativa e politica con quella De Luca, sembrerebbero privilegiare come valore essenziale la fiducia nel momento in cui sono effettuate le scelte. Due ex componenti – tra cui l’ex presidente – del CdA di Amam, assieme a una professionista vicina agli ambienti sindacali dell’ex sindaco De Luca, rivestiranno i delicati compiti di esperti in redazione, gestione, rendicontazione di progettualità da far finanziare con fondi comunitari. A tal proposito, ci appare davvero singolare e poco opportuno che due ex membri di consigli di amministrazione che la stessa amministrazione ha ritenuto di dover congedare soltanto qualche mese fa – per ragioni ovviamente connesse con una non sufficiente gestione della crisi idrica della città – vengano a distanza di così poco tempo premiati in ruoli amministrativi così delicati. In secondo luogo, siamo colti da alcuni dubbi circa la piena corrispondenza tra i profili scelti e le caratteristiche che venivano richieste. Ancora, la tempistica delle tre nomine. Un bando aperto il 17 dicembre e concluso, festività natalizie comprese, in esattamente 30 giorni. Un tempismo davvero stupefacente che arriva a conclusione in un mese esatto. Vogliamo sperare che questi tempi così ridotti non abbiano compresso troppo la fase di accertamento e valutazione di tutti i curricula presentati: la scelta effettuata, tuttavia, che ricade – del tutto casualmente, immaginiamo – sui tre profili di persone variamente legate in precedenza a questa amministrazione, qualche perplessità la suscita. Un’amara considerazione ci viene da fare in merito a tale vicenda. Dinanzi a episodi del genere, dove sembrerebbe che le scelte sembrano privilegiare più la fiducia e la vicinanza politica che le valutazioni sul merito, ci domandiamo come faccia l’amministrazione a vantarsi del risultato di essere stata capace di far tornare tanti talenti in città, tanti giovani che, ben lungi dalla vicinanza alle amministrazioni, pretendono giustamente di essere valutati solo per il proprio merito e proprio valore”