PALERMO. Migliora la situazione sul fronte dell’emergenza Covid in Sicilia, che a breve potrebbe cambiare colorazione, passando da rossa ad arancione. Stabile in questi giorni la curva dei nuovi casi, che continua a mantenersi sotto quota mille, mentre cala il numero delle persone attualmente contagiate grazie a un boom di guariti: ieri ben 1811. Da registrare anche un calo consistente dei ricoveri ospedalieri di pazienti Covid, sia in area medica che in terapia intensiva, al di sotto della soglia di guardia (33 in meno rispetto al giorno precedente).

Secondo il report quotidiano del Ministero della Salute, ieri sono stati 994 i nuovi positivi su 22.761 tamponi processati, con una incidenza del 4,3%. L’isola, unica regione rossa, al momento è settima per contagio dopo la Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Puglia.

Un andamento, “confortante”, confermato anche dall’analisi settimanale della Fondazione Gimbe, che osserva come in Sicilia, a differenza di altre regioni, restano sotto la soglia di saturazione (fissata rispettivamente al 40% e al 30%) i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica (34%) e terapia intensiva (28%). Buoni anche i risultati ottenuti per quanto riguarda la campagna vaccinale. Sempre dall’analisi di Fondazione Gimbe, emerge che in Sicilia sono 3.717 le dosi di vaccino consegnate per 100.000 abitanti (media Italia 3.567); lo 0,58% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale (media Italia 0,45%).
Resta invece preoccupante la situazione economica, come sottolineano 17 associazioni imprenditoriali che hanno chiesto un incontro urgente con il Governatore Nello Musumeci e con l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano: «L’emergenza Covid-19 – scrivono le associazioni – ha rappresentato il colpo di grazia per un tessuto imprenditoriale fragile come quello della nostra Isola. Servono interventi urgenti e misure straordinarie per risollevare le sorti dello sviluppo siciliano.
Fondamentale è la sicurezza e il rispetto di tutti i protocolli, ma oggi è necessario considerare la riapertura delle maglie dell’economia legata al commercio, alla ristorazione, al turismo». (ANSA).

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