ROMA. Sono passati esattamente quattro anni dall’insediamento della diciottesima legislatura della Repubblica che ha portato dodici parlamentari originari della provincia messinese sui banchi di Montecitorio e Palazzo Madama. Cosa hanno prodotto i dieci parlamentari e le due senatrici messinesi in questo tempo? 54 disegni di legge, 181 interrogazioni e interpellanze, 186 ordini del giorno e 843 emendamenti. Questi sono solo alcuni dei numeri della produzione politica dei dodici.

Chi sono i dodici messinesi? Durante l’attuale legislatura, si sono registrati vari cambiamenti nella composizione delle due camere. Per la provincia peloritana, l’ultima variazione significativa è stata la nomina nel giugno del 2021 dell’esponente di Articolo Uno Maria Flavia Timbro che è succeduta al collega di partito Guglielmo Epifani, deputato siciliano, che è venuto a mancare. Così da undici si è passata a dodici. Le due senatrici, entrambe pentastellate, sono Barbara Floridia e Grazia D’Angelo. I dieci deputati sono, invece, Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia), Francesco D’Uva (Movimento 5 Stelle), Nino Germana (Lega), Carmelo Lo Monte (eletto con la Lega e passato al gruppo misto), Pietro Navarra (Partito Democratico), Antonella Papiro (Movimento 5 Stelle), Angela Raffa (Movimento 5 Stelle), Alessio Villarosa (eletto con il Movimento 5 Stelle e passato al gruppo misto), e Matilde Siracusano (Forza Italia) eletta nella circoscrizione della Sicilia occidentale.

(clicca sulle singole barre del grafico, o passa sopra col cursore per conoscere i valori)

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Chi sono stati i parlamentari più presenti a Roma? Secondo i dati Openpolis, fondazione che monitora costantemente l’attività dei politici italiani, il podio messinese è composto da Antonella Papiro (M5S) con il 97.16% di presenze, Carmela Bucalo (FdI) 91.67% e Angela Raffa (M5S) con 80.58%. A seguire Pietro Navarra (PD) con il 77.9% di presenze e Matilde Siracusano (FI) con il 77.4%. Invece, per gli assenti il discorso è più complesso. Openpolis dichiara, infatti, che “Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale nella votazione.” Così, è difficile comprendere chi sia davvero lontano dall’aula di Montecitorio e chi “non partecipa attivamente alla votazione”. Comunque è possibile stilare una classifica: il più assente è il deputato, eletto con la Lega e poi passato al gruppo misto, Carmelo Lo Monte con 74.3% di assenze, a seguire il leghista Nino Germanà con il 41.5% e Maria Flavia Timbro con il 40.53%. Un altro dato rilevato della fondazione è quello sulle missioni, ovvero le assenze giustificate da impegni istituzionali. Normalmente, in questa classifica rientrano i parlamentari che hanno altri incarichi presso il governo o commissioni. Rientrano in questa categoria i deputati Francesco D’Uva, questore M5S della Camera,  Alessio Villarosa che è stato sottosegretario per l’economia e la finanza durante i governi Conte, e le senatrici Grazia D’Angelo e  l’attuale sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia.

(Clicca sulle quattro voci del grafico per conoscere la quantità di atti di ciascun parlamentare)

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Ma l’attività dei parlamentari consiste anche nella produzione di atti, quali disegni di legge, interpellanze e interrogazioni al governo centrale, emendamenti e ordini del giorno. Per la categoria “disegni di legge”, il primo posto interim è  del pentastellato Francesco D’Uva e della forzista Matilde Siracusano: entrambi hanno presentato dieci proposte legislative. A seguire Carmela Bucalo (FdI), Barbara Floridia (M5S) e Nino Germanà (Lega) che hanno presentato sei proposte ognuno. Per la categoria “interpellanze e interrogazioni” il primato è del leghista Germanà con 41 domande poste. La meloniana Bucalo, invece, è la prima per ordini del giorno presentati. Sul podio degli emendamenti ritroviamo sempre Carmela Bucalo con 263 modifiche presentate, seguita dalla senatrice Grazia D’Angelo che ne può vantare 258, e Nino Germanà con 113. C’è soltanto un parlamentare che non ha presentato alcun tipo di atto. [LEGGERE SOTTO] Si tratta di Alessio Villarosa, deputato di Barcellona Pozzo di Gotto, eletto con M5S ma che dal 19 febbraio 2021 è passato al gruppo misto. Villarosa, in quanto membro dell’Esecutivo (è stato sottosegretario alle Finanze) non svolge attività parlamentare.

AGGIORNAMENTO: Secondo il portale della Camera dei Deputati, il deputato Villarosa ha presentato 18 interpellanze e interrogazioni (non contando i 19 ulteriori atti di controllo presentati in commissione, come abbiamo già escluso nella metodologia di presentazione dati per tutti i dodici parlamentari), 5 ordini del giorno e 12 emendamenti presentati in Assemblea come primo firmatario. Ci scusiamo con il deputato e con il suo staff.

 

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2 Commenti
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Cesare
Cesare
26 Marzo 2022 6:03

Grazie per questi rari articoli, un po’ di trasparenza non guasta mai.

gia da me
gia da me
26 Marzo 2022 23:10

La valutazione dovrebbe soffermarsi su quali risultati concreti hanno ottenuto per il territorio. Io ricordo alcuni risultati, al cronista o ai lettori eventualmente integrarli:

  1. Riconferma dell’Autorità Portuale (Revocata dal governo del PD in epoca Renzi);
  2. Abolizione dell’istituzione dell’incereritore nella vallata del Mela;
  3. La deludente conferma della pseudo alta velocità ferroviaria
  4. Sbaraccamen