MESSINA. L’emergenza coronavirus, a Messina, non solo non è mai stata una vera “emergenza”, come in altre parti d’Italia, ma si sta risolvendo: è quanto emerge dalla situazione sui ricoveri a Messina e provincia. Sotto controllo e in discesa, in linea con i dati regionali, la cui percentuale di pazienti ospedalizzati è scesa dal 6,6% del 14 novembre al 4,4% di due giorni fa.

Dopo un picco di 132 pazienti, infatti, la curva dei ricoveri messinesi ha iniziato a scendere. In particolare per quanto riguarda i pazienti in terapia intensiva, sia per le dismissioni (dovute a guarigioni, isolamento domiciliare o trasferimenti in case di cura o covid hotel), che però anche per i decessi. Ad oggi si contano infatti 116 pazienti ricoverati fra Policlinico, Papardo e Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto.

Più nel dettaglio, mentre per la degenza ordinaria la situazione è più o meno stabile da una decina di giorni (dal 22 novembre il numero oscilla tra i 106 e i 99 pazienti, dopo un brusco aumento di quasi 30 ricoveri in dieci giorni), i posti in terapia intensiva sembrano svuotarsi sempre di più: in una settimana (dal 24 novembre, giorno in cui si è avuto il picco, ad oggi) si è passati da 28 ricoveri in rianimazione a 14, esattamente la metà.

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Inoltre, mentre all’inizio è meno evidente la salita dei ricoveri in degenza ordinaria (a parte il brusco incremento tra il 12 e il 22 novembre), la curva dei pazienti ricoverati in terapia intensiva ha sempre avuto una pendenza maggiore, sin dal 5 novembre, quando il Policlinico ha incominciato a mandare un bollettino giornaliero. In particolare si possono evidenziare due improvvise salite: una tra il 5 e il 14 novembre, con 12 nuovi pazienti in nove giorni, e un’altra tra il 16 e il 24, con 9 nuovi ricoverati in rianimazione in otto giorni.

Ma a cosa è dovuta la discesa dei ricoveri? Qualche decesso c’è stato, però a condizionare maggiormente la curva verso il basso sono stati i dismessi per guarigione o altro (54 tra il 22 e il 30 novembre). Una media di circa 6 dismessi al giorno che sicuramente hanno influito positivamente sulla curva dei ricoveri nel messinese, facendola scendere. Ma nonostante il numero di dismessi sia notevole la curva non è scesa proporzionalmente ai pazienti che hanno liberato i posti letto: questo sottolinea un numero di ricoveri giornalieri che, seppur minore, tiene testa alle dismissioni. In particolare in degenza ordinaria, dove la curva non è mai del tutto scesa.

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Curioso è che proprio quando c’è stato l’incremento più alto di pazienti in terapia intensiva (5 ricoveri dal 10 al 12 novembre) c’è stato anche il numero più alto di dismessi per guarigione o altro, ovvero 21 in soli due giorni. Allo stesso tempo, fra il 10 e il 12 novembre, scendevano di 8 unità i pazienti in degenza ordinaria.

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