MESSINA. Oltre sedici milioni di euro di aiuti a famiglie e imprese per il primo semestre 2021: è la manovra di sostegno economico che il comune di Messina si appresta a varare per far fronte alla nuova ondata di covid-19 (la terza, senza che la seconda sia mai terminata), sancita con delibera di giunta una settimana fa.

Nel dettaglio è previsto un importo complessivo di 16 milioni e 238mila euro, così divisi: 6,7 milioni per le famiglie con buoni spesa alimentari e beni prima necessità, sette invece per le imprese tra sgravi e contributi a fondo perduto, e altri aiuti per due milioni.

Ci sarà la prosecuzione della “pmi card”, misura una-tantum di contributo straordinario alle imprese per un importo complessivo di un milione e mezzo: per la prima tranche, in cui hanno presentato domanda 2343 aziende,  il Comune spenderebbe poco più di sei milioni sui dieci e mezzo che ha stanziato per la misura (di milioni ne erano stati annunciati prima venti, poi undici), e ha quindi un discreto gruzzolo da spendere per le manovre successive.

Per i cittadini, le scadenze per le bollette di spazzatura e acqua sono posticipate, senza mora, al 28 febbraio.

Il Comune finanzierà un contributo a favore delle scuole comunali (infanzia, primarie e secondarie di primo grado) per un ciclo di sanificazione straordinaria per un valore complessivo di centomila euro.

Ci saranno anche una lunga serie di esenzioni: quella per il pagamento delle tariffe di sosta nelle aree Z.T.L.per i primi sei mesi del 2021 per un valore massimo complessivo di un milione e 450mila euro, un’altra dal pagamento dell’importo dovuto per la fruizione del servizio di Scuolabus per un valore complessivo di 125mila euro, la compartecipazione per il servizio di assistenza domiciliare anziani e disabili (270mila euro), esenzione dal pagamento dell’utilizzo del Palacultura (15mila euro), il servizio di mensa scolastica (52mila euro), l’imposta della pubblicità (52mila euro), il pagamento del consumo idrico a favore delle categorie commerciali che hanno subito in maniera diretta ed indiretta gli effetti economici della crisi pandemica (750mila euro), la TARI a favore delle utenze non domestiche (tre milioni e 390mila euro), Cosap e Cosap mercati (250mila euro), e il pagamento degli affitti per le case di proprietà del Comune di edilizia residenziale pubblica (900mila euro). Tutte le esenzioni si intendono per il primo semestre 2021, da gennaio a giugno.

 

 

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