MESSINA. Come va l’epidemia di coronavirus in Sicilia rispetto a un anno fa? Meglio. Molto, a vedere certi valori. Aumentano (di molto) i positivi, ma diminuiscono notevolmente i ricoveri e le terapie intensive, sia a livello percentuale che in termini assoluti, nella comparazione del periodo a cavallo tra l’ultimo mese del 2021 e i primi 15 giorni del 2022, e lo stesso periodo di 365 giorni prima. Se infatti i positivi dell’ultimo mese sono nettamente superiori rispetto a quelli di fine 2020 e inizio 2021 i dati sui ricoveri e le terapie intensive sono molto più bassi. Cosa è cambiato? Che lo scorso anno nel mese e mezzo preso in analisi per la maggior parte del tempo ci sono state zone arancioni e rosse, e tutta una serie di restrizioni (che quest’anno non ci sono state, e questo ha inciso enormemente sui numeri molto più alti dei positivi), e che quest’anno c’è una campagna vaccinale efficace che ha dimostrato di riuscire a contenere gli effetti preoccupanti della covid-19 (cosa che invece è la principale causa dei ricoveri e dei decessi più bassi dell’anno scorso).

[infogram id=”fdea1ad2-7c1e-43cb-b7d6-c1a3b49cff2a” prefix=”9v5″ format=”interactive” title=”Contagi 2020/2021/2022″]

Mentre il tasso di positivi continua a salire, così fanno anche i numeri che riguardano i ricoveri (per semplice matematica: più malati ci sono, più aumentano in proporzione quelli gravi), che però messi in relazione ai contagi, sono percentualmente (ma anche in numeri assoluti) inferiori. Se infatti nel periodo 1 dicembre- 16 gennaio 2020/2021 i ricoveri in area non critica erano il 3% del totale dei positivi (allora più di un milione e settecento mila in totale), nello stesso periodo quest’anno, i ricoveri sono solo l’1% su un totale che supera i due milioni di positivi.

[infogram id=”87b548ea-64b0-4cce-b274-83d431937907″ prefix=”A0B” format=”interactive” title=”Situazione totale”]

L’andamento degli ultimi tempi è stato segnato principalmente dall’arrivo della variante Omicron, che risulta molto più contagiosa rispetto alle altre forme di coronavirus, ma con meno conseguenze. Prova ne è il dato sui ricoveri, che solo a metà gennaio comincia a sfiorare i numeri che segnavano un periodo “buono” nel 2020.

[infogram id=”9fccaaac-49cd-48cf-a83d-3c3bef843253″ prefix=”OBn” format=”interactive” title=”Ricoveri in area non critica”]

Alla debolezza dalla variante si aggiunge poi, la campagna vaccinale che anche dà i suoi frutti, nonostante la Sicilia resti tra le regioni con meno vaccinati d’Italia. Risultati che si vedono in particolare nel basso tasso di positivi che finiscono in terapia intensiva. Se infatti il 16 gennaio 2021, all’inizio di un periodo che ha visto la Sicilia in zona rossa per due settimane, c’erano 212 siciliani in terapia intensiva, il 16 gennaio 2022 si sono toccati i 168 casi. Si parla dello 0,51% di positivi ricoverati in situazioni critiche del 2021, contro lo 0,17% del 2022.

[infogram id=”2bae6651-2194-4cbc-9e87-f37e1b4e90c1″ prefix=”y1S” format=”interactive” title=”Ricoveri in TI”]

Dati che vengono confermati anche dal numeri di decessi del periodo, che anche se in salita, hanno comunque un incremento molto più moderato rispetto allo scorso anno.

[infogram id=”4226059f-e578-488d-ab8b-3399ca8b46ef” prefix=”JYz” format=”interactive” title=”Decessi”]

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments