MESSINA. Con ordinanza n.1124 del 28/09/2021 il Dipartimento Servizi Tecnici del Comune di Messina da avvio ai lavori di convogliamento acque piovane nella zona di Ritiro, precisamente in Via Comunale San Michele, dove non pochi disagi si sono registrati per i residenti della zona che spesso, durante le piogge autunnali ed invernali, si sono visti letteralmente invasi da fiumi di acqua, fango e detriti provenienti dalle colline sovrastanti.

A renderlo noto è il Consigliere della V Circoscrizione Franco Laimo Presidente della Commissione Lavori Pubblici, che negli ultimi anni ha seguito l’iter procedurale della vicenda, che oggi, è caratterizzata dai relativi lavori di messa in sicurezza e realizzazione dei canaloni di convogliamento acque.

Laimo assieme ai colleghi di Circoscrizione Tavilla e Barbaro, da tempo hanno evidenziato i seri disagi e rischi per l’incolumità pubblica e privata dei cittadini residenti e non, ricordando inoltre veri e propri alluvioni registrati in questi ultimi anni, che più volte, hanno visto anche l’intervento del Corpo dei Vigili del Fuoco all’interno di alcune abitazioni del luogo.

«Ogni qualvolta infatti si sono verificati degli acquazzoni, i residenti di Via Comunale San Michele Ritiro, hanno vissuto nel terrore, con la preoccupazione che la collina soprastante potesse franare sulle abitazioni – spiega Laimo – dopo i lavori per la realizzazione dello svincolo autostradale di Giostra infatti una parte della collina è stata totalmente “scavata” e sono stati inseriti i grandi pilastri che sorreggono i ponteggi; in conseguenza di ciò però probabilmente non sono state realizzate a monte delle opere che prevedevano adeguatamente la deviazione dei flussi idrici delle stesse acque piovane, e difatti ogni qualvolta si sono verificate delle piogge, cumuli di fango e detriti si riversavano in strada e non solo».

In particolar modo fiumi di fango hanno invaso i cortili e le abitazioni del complesso residenziale Siac e dell’adiacente ex istituto scolastico che è ormai divenuto deposito mezzi concesso ad un privato, e le case della zona. Oggi – conclude Laimo – grazie a tali interventi che mirano alla prevenzione, sarà possibile risolvere definitivamente tale problematica».

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