MESSINA. “Il Consiglio Comunale della nostra città a breve approverà una modifica al regolamento della Consulta Giovanile di Messina, istituita appena l’anno scorso su proposta di due consiglieri di opposizione e che aveva trovato il voto favorevole del Consiglio Comunale. Dopo oltre un anno di mancata attuazione, il regolamento appena approvato porta con sé una serie di criticità che ci sentiamo di censurare.” A dichiararlo in comunicato è il network giovanile Messinerà.

“Dopo due anni di attese infatti con le modifiche si introduce la presenza di diritto – pur senza diritto di voto – del Sindaco o di suo delegato e dell’assessore alle politiche giovanili: un chiaro attacco all’autonomia di un organo che per statuto dovrebbe essere espressione della parte giovanile della Città e non degli interessi particolari dell’Amministrazione De Luca – Basile. Si elimina inoltre la possibilità della Consulta di emettere pareri, seppur non vincolanti, sugli atti dell’amministrazione che riguardano la situazione giovanile.”

Ma il problema sollevato dal comitato giovanile si lega anche ad una problematica relativa alla premessa della proposta che prossimamente giungerà trai banchi del consiglio comunale di Messina: infatti, nella proposta si legge che il documento abbia ottenuto “pareri favorevoli” delle sei municipalità quando la terza circoscrizione ha espresso parere contrario, invece la quarta si è astenuta.

“Come se non bastasse – continua Messinerà – nelle premesse alla delibera sono contenute due falsità di cui il
Comune è a conoscenza: vengono sbandierati 6 pareri favorevoli dei Consigli di Municipalità, quando in realtà la IV ha dato parere di astensione (che equivale a parere negativo) mentre la III ha dato parere contrario. Perché dire il falso su una questione così trasparente che chiunque avrebbe potuto controllare? Nascondere il parere negativo delle Municipalità è un attacco proprio a quell’autonomia che si è sbandierata in campagna elettorale, oltre che alla Democrazia di prossimità.”

“La presenza dell’Amministrazione Comunale ai lavori della Consulta, in qualità di membri di diritto e non di semplici invitati, è un’ingerenza inaccettabile nell’autonomia dei giovani della città. – commenta Francesco Raffaele, membro di Messinerà –  Si modifichi il regolamento in modo che il dialogo con l’Amministrazione sia solo successivo alle risoluzioni della Consulta.”

“In conclusione, in un contesto in cui le istituzioni rappresentative – continua il comunicato -non sono altro che meri organi consultivi (nei casi più ottimistici), riteniamo che la Consulta avrebbe dovuto coinvolgere maggiormente la cittadinanza, con particolare attenzione alla voce dei ragazzi in modo da poter avviare un dialogo costruttivo con l’amministrazione, così da non creare in alcun modo conflitti di interesse tra le parti. Riteniamo altresì che sarebbe una occasione persa per avvicinare alla partecipazione politica quella parte di elettorato ormai sempre più distante dalle istituzioni. Ci auguriamo quindi un passo indietro da parte del Sindaco Basile.

Delibera terza municipalità in data 6 settembre 2022

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments