21.27. Si vota la proposta di delibera dopo un emendamento di importanza non esattamente risolutiva: anche questa delibera passa a larghissima maggioranza. Nemmeno finisce di pronunciare l’esito della votazione, che Emilia Barrile dichiara chiusa la seduta. Un’ora e mezza, due delibere: una di modifica delle commissioni, l’altra di presa d’atto. La serata si chiude così

21.05 Arrivano i micidiali “cinque minuti” di sospensione per gli emendamenti…

20.58 La seconda proposta di delibera riguarda la presa d’atto della nomina del nuovo presidente del collegio dei revisori. E’ Federico Basile. Nonostante sia una presa d’atto, c’è una discussione. A portarla avanti è Pippo Trischitta (Forza Italia). “Volevo rimarcare alla segreteria generale una errata interpretazione della legge”, spiega il consigliere, lamentando che a luglio del 2016 non si è potuto procedere all’elezione del terzo membro dopo le dimissioni del precedente presidente Dario Zaccone. La questione riguarda la messinesità del terzo revisore.

20.56 Si mette in votazione la delibera che modifica la composizione delle commissioni. Passa, con 29 favorevoli su trenta. Delibera passata e immediata esecutività. Una delibera che serve solo ai lavori interni, senza nessun tipo di rilevanza per qualcosa che non sia il consiglio stesso.

20.53 Il secondo emendamento è quasi più comico del primo: correzione di un refuso di stampa nella delibera. Votazione chiusa, emendamento accolto, pur con un astenuto…

20.51 Riprendono i lavori, e sull’emendamento viene presentato un sub-emendamento. Cambia il ruolo dello stesso Cucinotta, e viene modificata anche la nona commissione. Il sub-emendamento viene accolto, quindi si mette in votazione l’emendamento numero uno: passa anche lui. Un’ora di seduta e il risultato è il voto di un emendamento

20.42 All’atto del voto sul primo emendamento, Nicola Cucinotta si accorge di non essere stato avvertito dei cambiamenti in corso, e chiede due minuti di sospensione per conferire col suo gruppo. Accordati. Lo sconforto si impossessa del banco dei giornalisti, e fioccano le scommesse su quanto dureranno i “due minuti”. Attualmente sono già sei.

20.36. Mezz’ora spaccata, e riprende la seduta. Viene chiamata la delibera di modifica delle commissioni, due gli emendamenti presentati: il primo tratta di sostituzioni interne alle commissioni, ed è stato firmato da una decina di consiglieri: primo Nino Interdonato, c’è anche Emilia Barrile. Rimescolamento in tutte le commissioni, tranne la nona.

20.35 Raschiando il fondo del barile, ma raschiando davvero tanto, di interessante (LOL) si registra solo un conciliabolo tra le consigliere di Cambiamo Messina dal basso Cecilia Caccamo e Ivana Risitano (a proporre la delibera è il “loro” assessore Daniele Ialacqua) ed i consiglieri Pd Gaetano Gennaro e Claudio Cardile, ed il collega di Felice per Messina Carlo Cantali. Cosa significa tutto ciò? Niente, probabilmente. Oppure, con un grosso sforzo di fantasia, che si stiano cercando punti di contatto e alleanze per far passare la delibera. Vabbè.

20.20 Il clima in aula è disteso, e non è ben chiaro se si tratti di quiete prima della tempesta o meno. Nel frattempo, durante la pausa di presentazione degli emendamenti ci si rilassa, diciamo così, in un clima da classe di seconda liceo quando c’è la supplente di latino

 

20.15 Per ammazzare il tempo, in attesa che la pausa di “cinque minuti” (ne sono trascorsi quindici) termini, per ingannare il tempo abbiamo contato i consiglieri presenti. Dovrebbero essere trenta, numero ragguardevole per la media di questa consiliatura.

20.08 Visto che l’azione langue, qualche annotazione: Donatella Sindoni, dimissionaria dal gruppo di Grande Sud, si è accomodata dall’altro lato dei banchi, accanto a Daniele Zuccarello. Entrambi fanno parte del Gruppo Misto. Inutile rinvangare la vicenda Sindoni ma, per chi volesse farlo, si trova qui.

20.03 Prima che il presidente del consiglio comunale Emilia Barrile sospendesse la seduta per dare la possibilità ai consiglieri di presentare emendamenti alla proposta di delibera di adozione del regolamento sui beni comuni, era intervenuta Ivana Risitano, ricordando lo sciopero di domani 8 marzo, festa della donna, e spiegandone significato e motivi.

20.01 Sembra una barzelletta, ma dopo un minuto e mezzo la seduta si ferma “per cinque minuti”, formula che tradotta significa per almeno mezz’ora.

20.00 Con la consueta ora di ritardo (l’inizio era previsto per le 19.00), il consiglio comunale si riunisce per la seduta serale, che forse, ma solo forse, si preannuncia notturna. Di che argomenti si parlerà? Non è chiaro. Sugli “spalti” ci sono i lavoratori di Messinambiente, che vorrebbero chiarezza sul futuro della MessinaServizi Bene Comune, società che ha preso il posto della stessa Messinambiente (alla quale è stata qualche giorno fa accettata la proposta di concordato), ma il cui percorso è fermo a metà del guado: è stata creata, ma il consiglio non ha ancora discusso dell’affidamento del servizio. A vigilare sul corretto andamento dei lavori, l’ormai onnipresente Luca Eller, ex assessore  al Bilancio e oggi coordinatore dei procuratori di Cittadinanzattiva, carica che sembra voler esercitare con un certo vigore e presenzialismo.

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