MESSINA. È arrivata alle carte bollate la seduta di consiglio comunale del 3 febbraio, quella sulla “fiducia” al sindaco Cateno De Luca, con il parapiglia annesso tra gran parte del consiglio comunale da una parte, l’assessore alla Scuola Laura Tringali dall’altra e il presidente del consiglio Claudio Cardile in mezzo.

La sezione di polizia giudiziaria della Questura ha chiamato, come persone informate sui fatti, tre consiglieri comunali del gruppo misto (Nello Pergolizzi, Serena Giannetto e Ciccio Cipolla), ma non è escluso che già nelle prossime ore possano essere altri i consiglieri chiamati a raccontare cosa è accaduto in quel quarto d’ora in cui l’aula si è trasformata in un carnaio. Ai tre è stato sostanzialmente chiesto se fossero a diretta conoscenza di offese rivolte all’assessore e se l’attività dell’ufficio di presidenza sia stata congrua o meno.

Cosa è successo il 3 febbraio di così importante da aver suscitato l’interesse della polizia? In consiglio comunale era in corso del voto (non vincolante) sulla mozione presentata da Nello Pergolizzi del Gruppo Misto per convincere il sindaco Cateno De Luca a ritirare le sue dimissioni. Ad accendere la scintilla è stata una frase (non chiara nella diretta streaming) dell’assessore Laura Tringali, che ha interrotto l’intervento del consigliere di Sicilia Futura Piero La Tona, facendo insorgere tutta l’Aula. L’argomento? “Gli asini volanti”. Da qui, dopo le urla e le reazioni, l’intervento del presidente Claudio Cardile, che ha disposto l’allontanamento dall’aula dell’esponente della Giunta con l’ausilio della Polizia Municipale. “Devo difendere l’onorabilità del Consiglio”, ha spiegato Cardile.

 

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