MESSINA.  In una nota di tutto il fronte sindacale unitario, indirizzata al presidente di Atm Spa Pippo Campagna e contestualmente al sindaco di Messina Cateno De Luca, all’assessore Gallo, al presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Trasporti, Filt CGIL, FiT CISL, UIL Trasporti, FAISA, CISAL, UGL e ORSA tornano ad accendere i riflettori sui nuovi bandi per assunzione di autisti.
«Abbiamo modo di ritenere – scrivono le sigle nella missiva – che nel bando di concorso per assunzione di operatori di esercizio emanato da Atm S.p.A., a fronte di quasi 1400 candidature, siano riscontrabili casi di mancanza dei requisiti richiesti». I sindacati fanno anche riferimento al requisito preferenziale del domicilio, “che non trova riscontro in analoghe selezioni e penalizza di fatto i candidati territoriali che in altre città sono ampiamente garantiti dal requisito preferenziale della residenza e/o della lunga domiciliazione”.
«La presenza di numerose candidature, stimolate dalla possibilità di accedere a un requisito preferenziale attraverso una semplice autocertificazione di domicilio “d’occasione” – continuano i sindacati – oltre a limitare in modo considerevole l’opportunità di occupazione per i candidati che vivono stabilmente a Messina, altera anche il regolare svolgimento delle selezioni, prevedendo il bando ulteriori prove scritte solo nel caso in cui fossero superate le 250 candidature. I sindacati ritengono pertanto che l’ATM Spa debba individuare risorse e strumenti idonei al controllo preventivo dei requisiti indicati nelle candidature concorsuali e soprattutto distinguere i candidati che vivono stabilmente a Messina da coloro che hanno prodotto l’autocertificazione strumentale dell’ultima ora.
Secondo i sindacati il punteggio aggiuntivo attribuito al semplice domicilio è un nonsense che svilisce la valenza della residenza. Il requisito in esame, così come esposto nel bando (residenza o domicilio) è nullo di fatto perché chiunque, per ottenere maggiori punti, ha potuto autocertificare domicilio a Messina un attimo prima di presentare la candidatura. Si tratta pertanto di una preferenza fittizia che in fase di selezione non servirà a individuare i candidati che realmente vivono in città, conoscono la viabilità e le strade e sono immediatamente utilizzabili in pronto impiego. Per sanare l’evidente contradictio in terminis presente nel bando, il fronte sindacale nel mettere in mora l’azienda, chiede all’Atm Spa di specificare che il requisito preferenziale del domicilio è attribuibile unicamente ai candidati che possono dimostrare un congruo periodo di domiciliazione nella città di Messina all’atto della presentazione della domanda. Si chiede inoltre, a tutela della legittimità delle selezioni e di tutti i candidati, che ATM Spa provveda alla verifica preventiva dei requisiti indicati nelle domande di partecipazione pervenute».
I sindacati tornano anche sull’attuale situazione del Tpl in questa fase epidemiologica. «Constatiamo,  nonostante la limitazione del TPL per le normative in atto – proseguono – che persistano eccessivi turni di straordinario nell’esercizio gommato e con la recente riapertura delle scuole si presenterà, giocoforza, l’esigenza di un aumento delle corse e di un numero maggiore di autisti. L’insufficienza di autisti in organico si conferma infatti con le recenti dichiarazioni del Presidente Campagna che, nonostante la sospensione dei concorsi per il divieto di assembramento imposto dal Governo, ha annunciato l’intenzione di chiedere una deroga per consentire le selezioni concorsuali in tempi brevi. Vista la conclamata esigenza di conducenti e ritenendo improbabile che in fase di emergenza sanitaria mondiale il Governo italiano si adoperi tra le proprie priorità  per decidere sulle assunzioni in ATM SpA, si ritiene più realistico riprendere i contenuti del verbale sottoscritto a Palazzo Zanca il 24 luglio u.s., ove l’Amministrazione Comunale, la dirigenza aziendale e tutte le Organizzazioni Sindacali avevano concordato i modi e i tempi per dotare, temporaneamente, l’azienda di nuovi autisti in presenza della prevista seconda ondata di contagi, alla stregua di quanto già fatto per tempo in altre realtà siciliane».
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