Postfazione: modalità di lettura
Postfazione doverosa: l’ultima volta che ho scritto su cinque cose, le radio per la precisione, è successo di tutto. Da parte di chi si è sentito escluso o omesso. Mi è toccato fare poi lo spiegone, ecco perché stavolta lo spiegone lo metto in coda. Come è facilmente intuibile fin dal titolo, questa rubrica si è data il taglio di raccontare cinque e non oltre cinque oggetti, luoghi, ritrovi, strade, bar, ristoranti, insomma le cose che hanno segnato la vita dei cittadini di questa parte di Sicilia. Un piccolo percorso a ritroso nella memoria che ha solo questo scopo: un viaggio divertente e un filino nostalgico nel nostro non tanto recente passato.
Veniamo ai criteri di scelta: innanzitutto gli anni 80, perché da lì in poi la discoteca, intesa come spazio utilizzato unicamente per ballare, è diventata un’altra cosa. Ecco perché non troverete luoghi storici dei 70, come La Macina e l’HiFi (poi diventato Rombo), il regno di Antonio Lo Giudice e della disco di Bee Gees e K.C. & Sunshine Band; il Vecchia America, sulla Panoramica, con Zeppe alla consolle, dove se eri sotto i 30 ti guardavano male, perché gli allora giovani andavano al Blue Moon sul Viale S.Martino il sabato pomeriggio (mentre tutte le mattine, domeniche escluse, tutti su al HiFi, molto meglio che andare a scuola, e poi, mica si ballava soltanto). Così come l’El Toulà, ancora oggi celebrato, non so quanto a ragione, come “la discoteca più bella da Napoli in giù”. O lo Studio 30 di Taormina, dove il sabato si ballava coi dischi scelti da Mario Bonaccorso.
L’altro criterio è fisico, logistico: i templi del divertimento anni 80 erano quasi tutti giardini all’aperto, e per questo legati alla stagione più divertente e più presente nei nostri ricordi, l’estate. E con profonda amarezza mi tocca escludere dai 5 un posto mitico, l’Ikebana, il piccolo locale di S.Alessio Siculo, dove dal settembre 1981 al giugno 1982, due giovani djs, Enzo Russo e Alfredo Reni, furono tra i primi in Italia (poca ironia, fu così che andò), a far ballare con musica strana negli anni in cui imperava John Travolta: Cure, Depeche Mode, Police. La prima volta in assoluto in cui gli “odiati” catanesi venivano a ballare dai messinesi. Non è successo mai più.
Non troverete i “lidini”, fenomeno relativamente recente e che con tutta la buona volontà è difficile catalogare soltanto come discoteche, ed in più sono troppo freschi per essere già “memoria”. Quindi non troverete la Pineta e le sue domeniche italiane, il M’Ama, il Blanco, il Riva, la Punta Beach Club, Horcynus. E non troverete per gli stessi criteri temporali e stagionali, quelle che sono state le uniche vere discoteche in città: il Flexus, il Don, il Glam ,l’Officina, il Retronouveau e lo 090. Anche se gli ultimi due andrebbero meglio catalogati anche sala concerti il primo e sempre più disco-bar il secondo
Dimentico nessuno? Fatemi sapere. Intanto iniziamo
Grazie a Renato Salvadore e a Vittorio Conti, che fu ufficio stampa del Tout Va, per la collaborazione
Il WiFi ancora non era conosciuto
Ti sei dimenticato la discoteca “Lady Godiva” 😉
Non hai letto tutto
Manca il Native
E il Genesi di portorosa? E il pineapple prima e native dopo?
quando si parlerà degli anni 90 avranno il loro spazio
Il Tiffany di Taormina….splendido locale fatto anche di storia!
È LA GIARA di Taormina ? Come dimenticare.
negli anni qui analizzati, La Giara era soprattutto ristorante/dancing frequentato quasi esclusivamente da adulti. Se ti riferisci alla Giara attuale, qui c’entra come il cavolo a merenda
Bei ricordi, per quanto io non amassi la tua musica al tout va, mai new vawe, che se già ce ne fosse stata più di un’ora si gridava allo scandalo e poi quando fu l’era dell’house, a ogni secondo nessuno se ne curava. Come dimenticare i concerti al Lady Godiva (Denovo,Litfiba) e il suo ristorante con anche la Oxa che cantò a bordo piscina con una mia amica, Cabana e il Coliseum grave dimenticanza!
non c’era new wave al Tout Va. Dipende in che anno ci andavi. Personalmente mi vanto di aver suonato la new wave per primo al’Ikebana nel 1980. Quando aprì il Tout Va nel 1984, molti dei gruppi di quella new wave erano roba da alta classifica e la new wave originale divenne altro. Coliseum e Lady Godiva, è chiaro che hai letto solo la prima pagina
La prima discoteca a messina o meglio nel centro meridione, è stata nel villaggio di Giampilieri Marina (ME). Denominata la taverna bianca, inaugurata nel 1971 da Fred Bongusto con i suoi storici dj Antonio Lo Giudice, Zeppe e tanti altri. Ricordando Califano detto il califfo, Peppino Di Capri, Riccardo Fogli, Gino Paoli e molti altri. Tempi storici che fa sempre piacere ricordare.
Ma di vulcano nulla ?! .. pyro puro e rocce rosse
Il taitu – il tua’ il rombo – il paradiso – le terrazze – the last Bach – il Babilon. Questa è storia
Sono stato quest’estate a Taormina, come si chiamava quel locale che guarda verso Isola bella ed oggi diventato un luogo abbandonato e fatiscente. Sulla strada panoramica che sale verso il centro, grazie
Forse ti riferisci al septimo
Mi hai fatto ritornare giovane, tutto vero, manca solo il Tai tu
Tutto giusto e tutto bello, riguardo il Cabana però ci tengo a precisare che il gruppo organizzativo non era formato solo da catanesi ma vi era un folto gruppo di messinesi di cui mi sono onorato di farne parte insieme a Federico Merlo, Lello De Domenico e successivamente anche Juanito de Francesco.
– Peppe Giovani –
E Gloria Gaynor…anche lei unghie incredibili…per poi arrivare a quello che allora era Jovanotti e tutte le serate con Fiorello,ecc. Ricordo anche Aldo,Giovanni e Giacomo…
Sono stato il pianista del Tout Va per 4 anni con artisti del calibro di Gianni Conte, Antonio e Marcello e Mario Biondi.
4 anni al Lady Godiva e 2 anni al Marabù dove un ferragosto finimmo di suonare alle 7 del mattino.
Bei tempi andati…
Ci sono molti errori …non interessa chi sia io .
Ma almeno inserite il vero Deejay che ha portato e fatto nascere le cupole Peppe Dama
Non presente !
Saluti
Non dimenticare Peppino Di Capri in una serata che non dimentico
Complimenti ma il ‘VALENTINA’ a milazzo??? Meritava forse qualche citazione
[…] Potrebbero tornare ai vecchi fasti le Cupole, la discoteca che negli anni ’90 era meta obbligata dille migliaia di messinesi che ogni […]
[…] Malinconico” che per la gioventù messinese degli anni ’80 e ’90 ha rappresentato la spensieratezza dei sabato sera. Nuvio e Malinconico sono stati per almeno due generazioni IL piano bar al Tout va di Taormina e […]
Bravo ad aver ricordato l Ikebana che fu una meteora ma lascio il segno….. a Milazzo c era un altra discoteca, il cui nome non sono sicuro se fosse Valentina, che avrebbe meritato di essere nominata. Discoteca dove negli anni 80 suonarono i Neon, gruppo che forse non tutti ricordano ma di cui la loro Dark Age fu per molti la colonna sonora che ci accompagnava in macchina tra messina e taormina:)
Manca lo storico newstar che ha accolto pure i Pooh e Patty Pravo e poi miseramente chiuso per colpa di qualche invidioso che nascose droga sotto i lavandini dei bagni.
Anni d’oro dove la bella gente di Catania e Messina veniva a ballare per poi finire la serata dentro la piscina.
Ho frequentato tante discoteche ma il touva” Rimane nel cuore .Bellissimo d’estate. Il venerdì delle stelle, che magnifiche serate con Fred Bongusto, Peppino di Capri, Califano, e tanti altri. Che ricordi stupendi. Anche il Capotaormina ,bellissimi sabati di pianobar. Basta, altrimenti mi metto a piangere. Posti così non esistono più. Vai in un locale e poi non sai che può succedere.
Non dimentichiamo la grotta di enea a capo calava’ gioiosa marea(me) anni 70/80
Ti sei dimenticato di menzionare un dj che ha suonato in tutte le discoteche (tranne Taitu e Marabu, ovviamente)…Piero Frassica!