Il Leone dorato del Campanile del Duomo

 

Dal 1933, salvo guasti meccanici, attende pazientemente lo scampanio di Dina e Clarenza, che segnano il mezzogiorno, per entrare in azione. Dall’alto del Campanile del Duomo, sventola la bandiera con lo stemma di Messina, gira la testa e, imperioso (a seconda della pista sonora), ruggisce. Il Leone dorato del meccanismo, concepito tecnicamente da Frédéric Klinghammer e dal punto di vista artistico da Théodore Ungerer, prende spunto da alcune raffigurazioni antiche che associano al vessillo della città il motto latino “Fert leo vexillum Messanae cum Cruce signum”. Simbolo di forza, ha suoi compagni di scena, sul palco del Campanile, la già citata Colomba e il Gallo, che rappresenta l’intelligenza e l’operosità. Anch’essi, come Orione, guardano i messinesi che transitano da piazza Duomo, vivendo una decennale crisi di identità.

 

 

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Simona
Simona
21 Gennaio 2017 2:18

Ne viene fuori un quadro insolito,quasi grottesco.Ma viva,viva chi racconta la verità!