Morire il giorno di Natale è già una perfida beffa. Quando poi accade a 30 anni, nel meglio della tarda gioventù, negli anni più belli della vita, con il tempo degli studi alle spalle e l’età adulta che prende pian piano forma, quella che è “solo” una perfida beffa assume tutti i connotati di un’immane tragedia. Di quelle di cui è difficile parlarne ed è difficile scriverne. Soprattutto se ad andarsene è una persona che conosci, uno che frequenta i tuoi stessi posti, ama la tua stessa musica, ha come amici i tuoi stessi amici.

C’era un clima strano lunedì sera al Retronouveau, uno dei locali che Pietro amava frequentare. Doveva essere una serata di festa, nel segno del Natale, della città e della musica, con i concerti dei Basiliscus P e di Johann Sebastian Punk. Una serata che è stata in dubbio fino all’ultimo ma che poi si è deciso di fare lo stesso. “The show must go on”, cantava Freddy Mercury, e probabilmente anche Pietro sarebbe stato d’accordo.

È stato un evento comunque bellissimo, grazie all’impegno dei titolari del locale, a una band molto promettente (i Basiliscus) e a un gruppo in rampa di lancio (J.S.P). Sarebbe stato molto più bello senza questa tragedia. Perché quando la città perde un pezzo della sua meglio gioventù, e di questo si tratta, è sempre un’immane tragedia. E una perfida beffa. 

Ai genitori di Pietro, ai suoi amici e a tutti i suoi cari le condoglianze e un forte abbraccio da parte di tutta la redazione di Lettera Emme.

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Eeeeeeeee
Eeeeeeeee
28 Dicembre 2017 21:39

Ci manchi e mancherai terribilmente