MESSINA. Nessun colpevole per la morte subito dopo il parto della cantante messinese Lavinia Marano: sono infatti stati assolti in sede di Corte d’Appello i quattro medici che erano stati condannati in primo grado, e cioè il responsabile del reparto di Ginecologia ed Ostetricia Onofrio Triolo e i medici in servizio quella sera del 2016, Antonio Denaro, Vittorio Palmara e Roberta Granese. A novembre 2023 la Corte d’Appello aveva emesso un’ordinanza per eseguire altri accertamenti in capo alle responsabilità dei medici e oggi è stata emessa la sentenza che assolve i dottori dal reato loro ascritto “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”. A dicembre 2022 c’era stato il verdetto del giudice monocratico di primo grado, Rita Sergi, che condannava quattro medici a un anno di reclusione (con pena sospesa) e ne assolveva sei (qui il link all’articolo con tutta la storia e i capi d’accusa).
La 44enne era stata ricoverata al Policlinico per partorire. Il 22 settembre aveva dato alla luce il figlio con il parto cesareo, il piccolo è nato in perfette condizioni. Poi era sorta la necessità di intervenire per arrestare un’emorragia. I medici avevano dovuto asportare l’utero. Purtroppo le condizioni della donna sono peggiorate fino al mattino successivo, quando è deceduta. Sul caso la procura aveva aperto un’inchiesta sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo nei confronti di dieci “camici bianchi” da parte del sostituto procuratore Rosanna Casabona, accolta a novembre 2018 dal gip Tiziana Leanza. A giugno 2019 l’inizio del processo e a novembre 2022, a termine della requisitoria, il sostituto procuratore Anna Maria Arena aveva chiesto la condanna a due anni di reclusioni per nove medici e l’assoluzione nei confronti di uno “per non avere commesso il fatto”.