MESSINA. La vicenda del centro diurno per soggetti autistici, scoppiata venerdi mattina quando alcune famiglie hanno protestato a Palazzo Zanca chiedendo di essere ricevute dal sindaco Federico Basile (che non le ha ricevute, e ha risposto con un comunicato chiarendo le sue motivazioni), non solo non accenna a placarsi, ma si infiamma ancora di più. Dopo la risposta di Basile, infatti, è arrivata una lunghissima e articolata replica da pare di Angela Rizzo, responsabile regionale per i Servizi Sociali di CittadinanzAttiva, secondo la quale “appare necessario ristabilire la verità sulle attività propedeutiche messe in essere per la nascita del Centro Diurno all’Istituto Marino di Mortelle”. Di seguito la sua ricostruzione dei fatti, a partire da quattro anni fa. “Gia’ dal 2018 si parla a Messina del Centro Diurno e l’ex sindaco Cateno De Luca, nella campagna elettorale per le amministrative dello stesso anno, promette la nascita di ben due Centri Diurni, uno a nord e uno a sud della Città. In un comunicato del 3 Luglio 2018 (il n. 875) si legge: “L’incontro con il direttore dell’Asp, Gaetano Sirna, ha riguardato vari aspetti ed in particolare quello di fare accreditare nella città di Messina almeno due centri di assistenza per i bambini autistici. in modo tale che si eviti questo viaggio della speranza per l’assistenza a Nizza di Sicilia o a Naso.” Da allora da parte dell’Amministrazione Comunale solo annunci e nient’altro. Il Presidente del Consiglio Comunale e il Presidente della VII Commissione Consiliare ”Servizi Sociali”, su sollecitazioni di varie Associazioni di genitori, vengono investiti del compito di individuare le motivazioni che frenano la nascita dei centri diurni e di trovare soluzioni. La partecipazione propositiva civica e le segnalazioni durante i 4 anni sono costanti, ma nessun riscontro perviene dall’Amministrazione. Solo il 18 Dicembre 2021, infatti, viene presentato il Progetto “INTERPARES”. Ma si tratta di un progetto di sola “ricerca” (non anche di “assistenza continua”) della durata di 3 anni, finanziato con i fondi Poc Metro e che potrà prendere in carico circa 100 utenti l’anno. Ma è evidente che è (anche) indispensabile prevedere/provvedere per la cura e la riabilitazione di soggetti disabili che hanno necessità di un supporto non a scadenza, ma continuativo. Perciò a richiedere con forza i Centri Diurni sono anche le Associazioni partner dello stesso progetto di ricerca. Il 7 giugno 2022, grazie alla sensibilià del Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro e della Vice Commissario Mirella Vinci, viene indetta una riunione conclusiva con tutti i portatori di interessi con l’obiettivo di poter realizzare una “cittadella dell’autismo” presso l’Istituto Marino di Mortelle ed in particolare di rilanciare le attività per l’autismo attraverso l’istituzione di un Centro Diurno. In merito esiste la proposta dell’IRCSS di dedicare la parte strutturale di competenza alla realizzazione di un Centro Diurno, d’intesa con l’Asp Messina, ai sensi del Piano regionale per l’Autismo, che garantisca la gestione e la presa in carico giornaliera di dieci adulti e dieci minori dai 6 anni in su, che nel prosieguo possa divenire Centro di Riferimento regionale per l’Autismo. Le Associazioni dei Familiari, soddisfatte per l’esito del tavolo tecnico, sottolineavano la necessità che il percorso riabilitativo comprendesse anche gli aspetti del lavoro e del co-housing. Il Commissario ing. Santoro in quell’occasione ha investito il Dott. De Francesco e la Dott.ssa Tornesi di avviare le procedure per le opportune modifiche al Protocollo del 2017, che il dr. De Francesco assicurava sarebbe stato pronto nel giro di qualche giorno. Lo stesso giorno l’ex Assessora alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, veicolava un Comunicato Stampa (questo sì in chiave elettorale) per tacciare l’attività della Struttura Commissariale di voler “racimolare consensi tra le persone più fragili”, di “escamotage elettorale” mentre nulla diceva circa il riconoscimento e la soddisfazione dei bisogni delle famiglie e dei i soggetti affetti dallo spettro autistico, concludendo che il tavolo tecnico era stato indetto in maniera “repentina”. Sui servizi a favore dei bambini affetti da Autismo hanno lavorato commissioni consiliari ed era stato preso l’impegno di interessare il Commissario Santoro. Dino Bramanti e il Presidente Claudio Cardile hanno mantenuto l’impegno con le associazioni dei familiari presenti alle commissioni insieme ai Garanti dell’infanzia e della disabilità. Il commissario Santoro in pochissimi giorni ha riunito tutte parti interessate (Asp, Neurolesi, Comune, Cittadinanzattiva, Associazioni dei familiari). In soli 60 giorni si è raggiunto l’accordo chiesto da tempo (non “repentino”) con il solo obiettivo di dare finalmente ai bambini e alle famiglie un servizio indispensabile. Dove la “speculazione elettorale“? Chi specula sulla disabilità, i genitori e le Associazioni? I genitori dei soggetti affetti dallo spettro autistico hanno atteso la elezione del nuovo Sindaco e, in mancanza del promesso seguito agli impegni ottenuti il 7 giugno, in data 22.06.2022 hanno scritto alla S.S., quale neo Sindaco, chiedendo la convocazione urgente del tavolo per l’approvazione del documento definitivo per la nascita del “Centro Diurno”; non ricevendo alcun risconto, segnalavano i fatti a S.E. il Prefetto di Messina in data 29.06.2022 per ottenerne interessamento ed aiuto. Il 1° luglio con una conferenza stampa hanno cercato di spiegare alla Citta’ l’estrema gravità della situazione in cui vivono da anni e perche’ sia stato richiesto anche l’intervento di S.E. il Prefetto; lo stesso giorno dopo la conferenza stampa, i genitori, con i ragazzi disabili, Le hanno chiesto breve udienza di ascolto ma non sono stati ricevuti, dopo un’attesa di circa 3 ore. Non si può certo approvare come un buon viatico la insensibilità dimostrata nel Suo primo approccio con i cittadini e verso le fragilità sociali che la Sua amministrazione è chiamata a rimodulare completamente e governare. Anche un breve saluto e una promessa di valutazione avrebbero dimostrato quantomeno disponibilità all’ascolto, come Suo dovere. Invece nel pomeriggio leggiamo il Suo comunicato (n. 635) che di fatto non tiene conto di quanto, dopo anni, precedentemente si era riusciti a concordare . Superflua la precisazione che “sebbene sia dell’ASP e non del Comune la competenza sul tema e la titolarità degli interventi da effettuare, non ci sottrarremo comunque al dovere di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità.” Sappiamo bene che l’attore principale nella materia è l’ASP, ma il Sindaco è la massima autorità sanitaria locale che rappresenta tutti i cittadini; è un fatto che il Comune di Messina aveva sottoscritto nel 2017 un protocollo e il 7 Giugno 2022 concordato la modifica; si era in attesa del testo definitivo da parte del Dirigente dr. De Francesco. Oggi ci si attende che mantenga l’impegno preso e/o spieghi formalmente la propria volontà sulla questione posta. Attendiamo di vedere concretamente in quali tempi e con quali modalità intenda adempiere al dovere di dare concrete ed immediate soluzioni alle gravi criticità da noi denunciate nella materia; da parte di Cittadinanzattiva e delle Associazioni interessate nessuna posizione preconcetta ma certo nessuna disponibilità a inutili e lunghe attese; si spera solo che, come avvenuto nella precedente amministrazione, le Strutture Comunali non continuino ad agire escludendo ogni partecipazione civica diretta ed il diritto di critica e di proposta dei cittadini in applicazione dell’art.118 Costit. e della stesso Statuto del Comune di Messina – Titolo III (partecipazione popolare- proposte – consulte)”

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