MESSINA. Debutto davanti all’elettorato messinese per Casapound Italia, presente per la prima volta in tutte le circoscrizioni d’Italia ad una competizione elettorale. Alla curiosità per la presentazione dei candidati non ha fatto seguito un’affluenza conseguente, complice anche il tempo inclemente, come suggerito da Pierluigi Reale, già candidato alla Regione a novembre 2017 (poi escluso) e oggi candidato nel listino del movimento della tartaruga.

E’ la prima uscita ufficiale anche per i rappresentanti messinesi di Casapound, una ventina in sala, compreso un”servizio d’ordine” in pettorina rossa con stemma tartarugato: una settantina di militanti in tutta la provincia, una sede a Messina centro che sta per essere inaugurata, e programmi per le amministrative che prevedono lista per il consiglio comunale e un candidato sindaco.

Reale parla a nome degli  “italiani che non si arrendono a lasciare il futuro in mano a ignoranti, incompetenti e traditori, quelli che hanno governato fino ad oggi. Abbiamo in progetto di far uscire l’Italia dall’Europa e dalla moneta che ha distrutto la nostra economia, è il punto principale che proponiamo ai nostri elettori. Come? Banca nazionale senza capitali e imposizioni straniere per aiutare la nostra industria in maniera forte. Non è un progetto che domani ci darà il 41%, ma che ci porterà ad avere un gruppo di ragazzi in parlamento a fare i guardiani, quello in cui i grillini non sono riusciti a fare”.

Se a Santa Maria Alemanna, sede della presentazione, la parola più pronunciata è tradimento, la seconda è sicuramente “sovranità”, e la usa molto Daniele Schinardi, candidato alla camera nel collegio uninominale di Messina, che la prende “leggera” parlando di “schiavitù nei confronti di altri paesi esteri e ricchezze svendute ai poteri forti”. Come si fa a recuperarle? “Sovranità nazionale e dignità da gestire in casa nostra. Non c’è più speranza in questo paese: I giovani espatriano, le donne hanno perso la possibilità di essere mamme”. Poi il cavallo di battaglia della destra sociale da trent’anni a questa parte: Creare un mutuo sociale perchè chiunque possa permettersi una casa, invece che pagare interessi alle banche strozzine”.

Maria Stefania Longordo, anch’essa candidata alla Camera a Barcellona,  introduce il concetto di “bene comune”: “Casapound nasce a Roma come stabile occupato per emergenza abitativa: avevamo ottanta persone e decine di famiglie che lì, in quel palazzo governativo che oggi è la sede nazionale di Casapound, hanno trovato un tetto sotto il quale vivere”.

Mancano i riferimenti agli extracomunitari, ma rimedia, con gli interessi, il candidato al Senato Giuseppe Spadafora: “Buona parte dei clandestini sono nigeriani e vengono in Sicilia non perchè è il primo punto di sbarco, ma perchè fanno parte dei “black axe”, una mafia nata all’interno delle università e gestita come le mafie che già conosciamo. Gestiscono la prostituzione e possono fare questo solo perchè le mafie locali glielo permettono”, argomenta, legando la spiegazione all’omicidio di Macerata.

Massimiliano Catanzaro se la prende con “quelli che c’erano prima”: “Il mio sentimento è di indignazione quando sento parlare chi ci ha governato fino ad oggi. Noi li detestiamo perchè sanno di prenderci in giro e ciononostante persistono nel farlo. Il nostro obiettivo è scalzarli, siamo qui per combattere il marcio in Italia”.

Infine Marco Calzavara, responsabile provinciale di Messina. “Non credete a tutto quello che leggete. Noi non siamo razzisti, noi difendiamo gli italiani. Non siamo sessisti, noi candidiamo una donna alla Camera. La campagna è “prima l’ìItalia”: nelle liste delle case popolari vengano prima gli italiani che hanno costruito questa società. Dobbiamo liberarci da un lato dall’invasione che stiamo subendo dall’Africa, ma anche dall’oppressione di Bruxelles”.

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Umberto
Umberto
14 Febbraio 2018 23:20

E allora le foibe? Ci stava…. 😀

Emanuele Cavallaro
Emanuele Cavallaro
15 Febbraio 2018 14:04

Sto fatto che pubblicate in maniera totalmente acritica i contenuti di un comizio elettorale di un gruppo di fascisti fa schifo.
Non c’e’ spazio in democrazia per queste persone. Il fascismo e’ la negazione della democrazia, dei diritti e della liberta’.
Questi sono fascisti e come tali vanno trattati. Negandogli ogni spazio, non concedendoglielo.
Antifascisti Sempre!

mm
Editor
15 Febbraio 2018 19:09

Forse è il caso di ripassare il significato della frase “diritto di cronaca”: raccontiamo la città e quello che vi succede, aldilà di quello che, a noi a ad altri, piaccia o non piaccia. Si chiama giornalismo.

Emanuele Cavallaro
Emanuele Cavallaro
16 Febbraio 2018 12:53

Infatti non ho detto che non dovreste farlo o che vi dovrebbe essere vietato, queste cose le lascio dire a loro. Ho detto che il modo con cui l’avete fatto fa schifo.
Io penso che in casi del genere un giornalismo sano non si dovrebbe limitare a riportare le parole dette dal palco.
Considera poi che con il fascismo, tu che fai il giornalista indipendente, saresti tra i primi a perdere il lavoro.

UNBENKANNT
UNBENKANNT
15 Febbraio 2018 22:47

È osceno,rivoltante doversi occuparsi di fascismo. Fa schifo. Sempre. Ma c’è una cosa più che fa ancora più orrore ed è il fatto che i media diano adito a questi subumani a cui nient’altro dovrebbe essere riservato se non l’oblio. Patetico per la redazione (anche se x questi $$$) concedere un solo alito di visibilità a questa cloaca militante. Buona cinghiamattanza a tutti.