MESSINA. Terza parte dello scontro tra Alessandro Russo e Carlotta Previti sui fondi spesi per le festività natalizie 2021: una querelle iniziata con l’interrogazione da parte del consigliere del Pd sull’aumento da 1,2 a 1,9 milioni di euro della somma destinata a manifestazioni ed eventi, e continuata con la risposta tramite nota stampa della vicesindaca, che non ha rinunciato ad un paio di stoccate a Russo, e culminata con la replica a tono del consigliere, di seguito nella sua nota integrale.

A seguito delle odierne dichiarazioni a stampa rese dalla Vice Sindaca Carlotta Previti, la quale preferisce replicare  su social e con comunicati ai mezzi di informazioni a interrogazioni da me presentate nella qualità di consigliere comunale e che invano attendono risposta da diverso tempo, preme specificare pochissimi passaggi che sono invece di grande interesse per la cittadinanza. Tralasciando l’analisi grammaticale che la Vice Sindaca effettua su mie dichiarazioni rese alla stampa negli scorsi giorni, che resta mero esercizio di inutile polemica senza alcun senso, così come soprassedendo sulle spiegazioni di nomenclatura dei fondi extrabilancio coinvolti nelle attività natalizie del Comune, del tutto irrilevanti anch’esse e strumentalmente polemiche, è rilevante quanto segue:

  • Il lungo e dettagliato elenco di spiegazioni della Vice Sindaca non smentisce e semmai conferma che sono stati impiegati in feste e festicciole natalizie finora 1.900.000 euro a valere suii fondi POC, che come la stessa Previti graziosamente riconosce servono a rimuovere “squilibri economici e sociali anche mediante nuovi strumenti di intervento e misure rivolte al sostegno delle imprese operanti al Sud”. Apprendiamo pertanto che nell’ottica di Previti e De Luca gli squilibri economici e sociali e i nuovi strumenti di intervento per far ripartire l’economia messinese post Covid sono le feste di Natale nei villaggi, le ciaramelle per strada e i babbi natali di plastica. Singolare modalità di utilizzo di fondi destinati alla ripresa economica cittadina. A meno che, appunto, per “ripresa economica cittadina”, la Previti e De Luca non intendano riferirsi alle 38 ditte di eventi, tra cui alcune associazioni su cui prossimamente faremo approfondimenti molto seri, che si stanno aggiudicando le decine di migliaia di euro per organizzare questi mirabolanti eventi di attrattività internazionale per le strade di Messina. Se aiutare un tessuto economico cittadino passa da questo, sarebbe stato meglio destinare coi 7.500.000 euro residui dei contributi diretti a tutte le imprese messinesi e non solo a poche selezionate. Almeno ne avrebbero giovato tutti e non solo quanti fanno eventi e feste in piazza.
  • Nulla dice la Vice Sindaca Previti – ed è comprensibile, perché su questo è meglio soprassedere dal suo punto di vista – sulle previsioni che sono contenute nella richiesta di ammissione a finanziamento del progetto ME 1.3.1.c “Sostegno PMI Card” formulata al Responsabile dell’Organismo Intermedio POC METRO 2014 – 2020, in data 09/12/2020 con nr. prot. c_f158/COM_ME GE/2020/0301332. All’interno della richiesta di impiego di 15.000.000 di euro, si prevedeva espressamente che nelle fasi 2 e 3 (quelle che stiamo vivendo in questi mesi, per intenderci): “(…) verrà realizzata anche una infrastrutturazione tecnologica attraverso la quale sarà realizzato e messo in rete il tessuto imprenditoriale che, grazie anche ad associazioni strutturate di categoria, sarà formato per affrontare la nuova fase del commercio virtuale on line”. Per non tacere di quanto ancora sta scritto: “Sarà sviluppato un servizio innovativo di pay-it-forward per le imprese che potranno grazie alla piattaforma vendere i loro servizi/beni ad acquirenti che, in cambio di una scontistica, siano disposti a usufruire del servizio”.  Ebbene, mentre partono in questi giorni gli eventi natalizi che dovrebbero essere a supporto della “infrastruttura digitale”, che ne è della medesima? La piattaforma delle imprese locali per cui l’Amministrazione ha chiesto 15.000.000 di euro chi la sta realizzando? A che punto di realizzazione è? Perché nella delibera 581 del 13/10/2021 mentre si prevede un impianto di spesa per 7.500.000 in eventi per il prossimo biennio nulla dice, neppure una riga!, sulla piattaforma digitale che ha consentito al Comune di ottenere l’autorizzazione all’impiego di ben 15.000.000 di euro?   E’ evidente, nelle parole dello stesso Comune di Messina, quindi, come di “fondi per l’infrastrutturazione” si tratta. Perché lo hanno scritto loro, negli atti del dicembre 2020, come sopra citati. Quanto meno la Vice Sindaca rilegga le sue stesse carte prima di replicare alle note stampa dei consiglieri…
  • Il “Piano del Natale della Rinascita”, infine, è ben lungi dalla strategia di marketing territoriale di cui parla Previti e per il quale si sono ottenuti i finanziamenti POC: al netto dell’aziendalese e degli anglicismi manageriali che, per sventura della Vice Sindaca, il sottoscritto ben conosce in quanto ex frequentatore di master in business administration, infatti, non si comprende come questo cartellone di tradizionalissimi eventi di strada del Natale, che negli anni tutte le Amministrazioni hanno effettuato a far leva sul bilancio e non sui fondi extrabilancio, potrebbero “innescare una economia circolare attraverso una politica di marketing territoriale mirata a capitalizzare il “brand” attraverso un piano promozionale di eventi che, oltre all’aumento dei flussi turistici sulla destinazione, genererà una serie di benefici indiretti sull’immagine stessa del territorio e dell’intera città metropolitana”, come scrive il Comune nella sua richiesta già citata all’Organismo Intermedio. Quali, tra il tunnel del gelo, gli zampognari per strada o i cori natalizi in parrocchia, infatti, sarebbero gli eventi che porterebbero per la città di Messina e la sua area metropolitana questo innesco di moltiplicatore di economia tale da giustificare l’impegno di quasi due milioni di euro? Su questo, a parte l’inutile e scontato profluvio di begli obiettivi, di target e di altisonanti parole aziendalesi – peraltro non basate su analisi di mercato e su studi di riferimento di benchmark che pure per questi piani si richiederebbero…- la Previti non dice. E non può dire.

Rassicuriamo la Previti: queste spese, gli obiettivi che si intendono raggiungere e tutti i “target” di cui la Vice Sindaca parla saranno ovviamente oggetto di approfondimento nei prossimi mesi, anche coinvolgendo l’Agenzia di Coesione e l’Organismo Intermedio, al fine di validarne la coerenza con quanto l’Amministrazione si era impegnata a osservare quasi un anno fa, ormai. Se ritiene che le cose siano a posto, può continuare serenamente su questa strada, consigliandole serenità e tranquillità e invitando sia lei che il Sindaco a essere meno nervosi, così eviteranno ancora una volta questa miserevole caduta di stile di riferirsi al mio gettone di presenza… Capisco che l’opposizione – anche singola come nel mio caso –  in una città che è oggetto del peana auto celebrativo che da Palazzo Zanca è vomitato in testa ai cittadini quotidianamente dia qualche fastidio. Ma se ne facciano lei e il Sindaco una ragione: la democrazia funziona così.

 

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