La vita involontaria

(Brianna Carafa; Cliquot, 2020)

 

 

 

Brianna Carafa (1924-1978) è stata una scrittrice italiana. Il libro, pubblicato la prima volta nel 1975, ci racconta l’esperienza di Paolo Pintus, un giovane che come tanti, lascia il proprio paese natìo a favore della città (Vallona) per intraprendere un percorso di studi. Al percorso formativo si affiancherà il percorso di crescita personale pieno di dubbi, speranze, fallimenti, scelte. In questo percorso Paolo si trascinerà inerte seguendo le scelte degli altri e dimostrandosi incapace di confrontarsi con la realtà e misurarsi con le proprie reali aspirazioni. La minuziosità con cui vengono descritti gli spazi, i luoghi, ma anche l’interiorità dei personaggi lascia trasparire la formazione dell’autrice che ha intrapreso studi di architettura e psicologia. Nonostante lo schema appaia quello di un romanzo di formazione classico, la trama ben congegnata e la prosa utilizzata rendono la lettura molto avvincente. C’è un’immagine molto pittorica che adombrava l’infanzia del protagonista: quella di un edificio dai tetti rossi che appariva proibito dietro l’alto muro di cinta che lo nascondeva. Quest’immagine si rivela una predestinazione fatale poiché dopo varie peripezie, il protagonista, ormai psichiatra, farà ritorno al proprio paese per lavorare proprio in quel luogo: un manicomio ai margini della città. 

Lettura consigliata a chi si sente imbrigliato in una vita involontaria: è arrivato il momento di liberarsene.

 


 

Vento caldo

(Ugo Moretti; Reader for blinder, 2021)

 

 

Dal sito dell’editore: «Il protagonista di questo romanzo non ha nome, è figlio di una donna che si prostituisce per sopravvivere e fa il muratore. La notte, invece di riposare, legge e studia, affamato di carta stampata, in una febbre che non gli permette di capire quali libri bisogna leggere e quali no. Della stessa smania vagabonda e priva di orizzonte è preda la sua esistenza, finché non si innamora di una bellezza borghese e tutto cambia. Quando lei gli chiede come si chiama, uno scirocco leggero soffia da sud, addensa le nuvole e gli si imprime nel cuore, ed è per quel momento, che lo riempie di amore e di forza, che sceglie il suo nome: Vento Caldo.

Lettura consigliata per resistere alla calura estiva attraverso la lettura.

 


 

Il futuro è un posto strano

(Cynthia Rimski, Edicola ediciones, 2021)

 

 

Dal sito dell’editore: «Attraverso una formidabile costruzione narrativa e una scrittura carica di ironia, “Il futuro è un posto strano” trascina il lettore nel Cile post-dittatura, in un mondo molto simile al nostro, dove dominano individualismo, mediocrità e compromessi, ma dove grazie all’inganno della memoria sarà ancora possibile rivivere il fragile sogno della rivoluzione.

La Caldini, giornalista ed ex militante di sinistra, insegna scrittura in un piccolo istituto di Santiago. Dopo la separazione viene accusata dal marito, anch’egli ex militante di sinistra e scrittore in crisi, di abbandono del tetto coniugale. Sarà per difendersi che dovrà ricostruire un passato che sembra aver dimenticato. Quasi come se la storia riguardasse un’altra, scopre così una vita di lotta contro la dittatura, di solidarietà con i compagni di partito, di proteste e sparizioni. Accompagnata da un ex prigioniero politico, emblema degli ideali di lotta e integrità, e da un’avvocata, che di quegli stessi ideali è invece il simbolo del fallimento, la Caldini si metterà sulle tracce di se stessa e di un’intera generazione che ha creduto in un futuro migliore».

Da leggere per ricordare che la storia è fatta dalle piccole storie personali.

 


 

Sguardi sull’architettura contemporanea

(Fulvio Irace; Libri Scheiwiller, 2021)

 

 

Dal sito dell’editore: «Parole e disegni di 16 progettisti che hanno cambiato l’architettura. Una nuova collana di interviste, dedicata a personaggi di spicco del mondo della cultura e concepita come un ragionamento a più voci.. In questo volume dedicato all’architettura, Fulvio Irace riflette insieme a quattordici autori tra i più influenti del panorama internazionale sugli sviluppi di un’arte che per sua natura è fondata sulla fisicità dello spazio e sulla nozione di condivisione sociale, e che, come tale, in quest’epoca di grandi cambiamenti, è chiamata a dare delle risposte e a riflettere su se stessa, sui suoi strumenti, sui suoi compiti. Ne discutono con l’autore Renzo Piano, Mario Botta, Emilio Ambasz, David Chipperfield, Steven Holl, Kazuyo Sejima, Grafton Architects, Francis Kéré, Barclay & Crousse, Bijoy Jain, Charles Renfro, Benedetta Tagliabue, Odile Decq, Tadao Ando».

Non solo per addetti ai lavori: un libro per riflettere sul futuro delle nostre città.

 


 

Il conoscente

(Umberto Fiori; Marcos y marcos, 2021)

 

 

Dal sito dell’autore: «Un personaggio riemerso dal passato. Ridicolo e insinuante, arrogante e mellifluo. ll retro del mondo, i misteri: la storia italiana del secolo scorso, delle utopie, delle stragi. Un viaggio lungo le bellezze della penisola, fin “dietro le cose”. L’ineffabile, potentissimo signor Olindo. La malattia, la cura. Un’isola fumante. Una gara di insulti. Una canoa, un antico bassorilievo. Selva, la femmina che seduce e si restringe. Il confronto finale. Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno – e per certi aspetti un incubo, un’allucinazione – il cui protagonista porta lo stesso nome e cognome dell’autore. Il suo ambiguo antagonista – il Conoscente: mestatore politico, tuttologo rampante, infine tartufesco “guaritore” – lo lusinga e lo provoca, lo trascina attraverso una serie di incontri che dovrebbero ammaestrarlo, rivelargli ciò che si ostina a ignorare, e finiscono invece per stordirlo e confonderlo. La verità, in questa storia, è un segreto osceno che si esibisce e si sottrae, un enigma di cui il Conoscente pretende di avere in pugno la chiave. “Umberto Fiori” affronta i vari incontri come ci si sottopone a una serie di prove d’iniziazione nelle favole. Solo, senza amici, assediato da un’umanità grottesca e spocchiosa, riuscirà alla fine a sfuggire alla presa del suo mefistofelico terapeuta».

Consigliato a chi ha bisogno di cercare una cura dentro di sé.

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