PALERMO. Malgrado i 4 milioni di euro stanziati ad Aprile, a cinque mesi di distanza dalla pubblicazione del bando regionale rivolto ai fuorisede, i seimila studenti siciliani risultati idonei attendono ancora i contributi promessi dal Governo Musumeci per fronteggiare il lockdown e le difficoltà economiche dettate dalla pandemia. Il motivo? Le solite lungaggini burocratiche, che hanno rallentato l’erogazione degli 800 euro pro capite da parte dell’Ersu, che resta in attesa dei fondi da parte dell’assessorato regionale.

«Non appena riceveremo le risorse spettanti avvieremo immediatamente le procedure per il pagamento», spiega al quotidiano La Sicilia Dario Matranga, capo ufficio stampa dell’Ersu di Palermo, che specifica come siano già stati predisposti tutti gli atti necessari, mentre l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla rassicura sui tempi, ritenendo verosimile che i primi pagamento possano essere effettuati entro la fine di settembre: «Dopo le inevitabili lungaggini burocratiche per l’accertamento tecnico-finanziario delle somme a disposizione, le risorse economiche sono state messe a disposizione dell’assessorato, che in queste ore sta provvedendo al trasferimento agli Ersu», spiega alla testata catanese.

Nello specifico, il bando prevede lo stanziamento di 7 milioni di euro, 4 dei quali sono destinati agli studenti iscritti in atenei extraregionali e in università estere. Ad ogni studente avente diritto (la condizione necessaria è la permanenza, dal 31 gennaio, nelle sedi degli atenei di appartenenza) verranno destinati 800 euro. I restanti 3 milioni di euro, invece, spetteranno di diritto agli studenti fuori sede, ma residenti in Sicilia, che abbiano richiesto il contributo alloggio all’Ersu per l’anno accademico in corso, e siano risultati idonei ma non assegnatari del beneficio.

 

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