BARCELLONA POZZO DI GOTTO. La Polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip, su richiesta della procura di Barcellona, a carico di amministratori e funzionari, sia in carica che non più in servizio, del Comune, ritenuti responsabili dei reati di concussione, abuso d’ufficio e falso. Ulteriori dettagli saranno resi nel corso di una conferenza stampa che si terrà stamani, alle ore 11.00.

Le misure scattate stamattina sono l’esito di un’indagine sui lavori di ristrutturazione di un B&B e del ristorante di fronte. Entrambi dellex assessore allo sport, Angelo Coppolino, costretto a dimettersi dopo che i due locali furono sequestrati.  Lavori completamente abusivi in pieno centro storico proprio alle spalle del Palazzo comunale, realizzati grazie alle coperture dell’Ufficio tecnico, dell’ufficio abusivismo e sanatorie. Questo è quanto è emerso dalle indagini della Polizia di Barcellona, coordinate dal pm Matteo De Micheli.

Misura cautelare per il sindaco, Roberto Materia, che non potrà vivere a Barcellona, né esercitare le funzioni di sindaco: per lui potrebbe scattare la sospensione della prefettura di Messina. Coinvolti anche l’ex segretario comunale, Santi Alligo, padre del giudice di Barcellona, Francesco Alligo, e il vice comandante della Polizia municipale, Salvatore Di Pietro.

Materia è stato eletto nel maggio del 2015 dopo la sfiducia del consiglio comunale a Maria Teresa Collica.

Tutti gli indagati e le misure:

COPPOLINO Angelo ex assessore allo Sport e Politiche Giovanili Sportive, Industria, Caccia e Pesca, Servizi Demografici e Toponomastica, Rapporti con i Quartieri, Programmazione e Manutenzione Impianti Sportivi;

DI PIETRO Salvatore Vice Comandante della Polizia Municipale;

RUCCI Carmelo funzionario dell’Ufficio Tecnico Edilizia Privata, Concessioni Edilizie e Sanatoria;

ISGRO’ Bruno, architetto;

LIVOTI Francesco, tecnico comunale;

BONOMO Giuseppe, tecnico comunale;

ALLIGO Santi, ex Segretario Generale;

MATERIA Roberto Sindaco del Comune di Barcellona P.G.

False attestazioni, omissione di accertamenti, velocizzazione indebita delle relative pratiche, omissione di atti dovuti, in sintesi, le condotte che, dietro la sapiente regia del Coppolino il quale in tal modo ne traeva un ingiusto vantaggio patrimoniale, venivano perpetrate dagli indagati animati dalla speranza di ottenere futuri vantaggi.

Nello specifico questi i reati contestati e le relative misure adottate:

concussione, induzione indebita di dare o promettere utilità, abuso d’ufficio e falso per il Coppolino, al quale è stata applicata la misura cautelare in carcere e per il Rucci sottoposto invece alla misura degli arresti domiciliari;

falso ed abuso d’ufficio per Isgrò, Livoti, Bonomo e Di Pietro cui viene altresi’ contestata l’induzione indebita di dare o promettere utilità sottoposti alla misura interdittiva della sospensione da ogni ufficio ricoperto all’interno del Comune ad eccezione dell’Isgrò a cui è stata imposta la misura del divieto di esercitare la professione di architetto per mesi 6;

uso di atti falsi e favoreggiamento personale per Alligo al quale è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza;

abuso d’ufficio per Materia, la cui condotta è rappresentata dall’avere revocato illegittimamente l’incarico dell’allora Comandante della Polizia Municipale, sottoposto al divieto di dimora e di ingresso nel Comune di Barcellona.

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