MESSINA. Il bar Santoro di piazza Cairoli è al centro di un cortocircuito a causa del comune di Messina, che nel giro di 24 ore, prima intima cinque giorni di chiusura e ripristino degli ambienti con un’ordinanza del sindaco Federico Basile, e poi invece spiega, con una determina dirigenziale, che la concessione per l’occupazione suolo è regolarmente concessa per 24 metri quadrati.

Una vicenda paradossale, in cui nel giro di due giorni succede tutto e il contrario di tutto. Ieri la contestazione sulla base di un verbale di contestazione redatto dalla Polizia Municipale, secondo cui nel mese di settembre è stata rilevata “un’occupazione abusiva del suolo pubblico, esercitata con sedie e ombrelloni con dimensioni di 3,00×3,00 metri ciascuno, accompagnati da tavoli e sedie che occupavano complessivamente una superficie di circa 35 metri quadrati” (più il dehor al di fuori dell’area pedonalizzata da poco meno di 24 metri quadrati). Oggi, a meno di 24 ore dal provvedimento, invece arriva una determina che assegna al ritrovo “l’occupazione di suolo pubblico pari a mq. 24 per un dehors a servizio dell’attività commerciale”, con regolare pagamento del canone annuo: la richiesta di concessione era stata inoltrata a metà giugno del 2023 (la visita dei vigili urbani è di tre mesi dopo). E la sospensione dell’attività per 5 giorni? Serve una nuova ordinanza del sindaco che cancelli quella precedente.

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