MESSINA. La corona di Antonio Cairoli, nove volte campione del mondo di motocross, e uno dei piloti più forti di tutti i tempi, si arricchisce di un’ulteriore gemma: il messinese ha infatti  portato l’Italia al successo nel “Motocross delle Nazioni”, il mondiale a squadre della specialità motociclistica a ruote artigliate tenuto a Mantova domenica 26 settembre.

Due settimane dopo aver annunciato il ritiro a fine campionato (mentre è in lizza per vincere il decimo titolo iridato), e ad una settimana da una pesantissima caduta nello scorso gran premio, che lo ha lasciato acciaccato e dolorante, Cairoli è riuscito in un’impresa che l’Italia aveva conquistato solo altre due volte nella storia dal 1947, e ormai vent’anni fa (nel 2002 e nel 1999). Lo stesso Cairoli aveva spesso dominato la classifica individuale della manifestazione, senza però mai riuscire ad aggiudicarsela, per carenze nelle prestazioni dei compagni di squadra.

Cairoli, che ha corso nella categoria in cui è protagonista in campionato, la MxGp, e affiancato da Mattia Guadagnini nella Mx1 e Alessandro Lupino nella “open”, già dalle qualifiche aveva gettato le carte in tavola: manche di sabato vinta in prepotente rimonta, prendendo le misure per la gara del giorno successivo e valutando le condizioni fisiche (solo il mercoledi precedente alla gara aveva sciolto la riserva a causa della caduta di una settimana fa).

In gara, il campione di Patti ha patito più del preventivato: nella prima manche, che vede correre assieme le classi Mx2 e Mxgp, in partenza è stato falciato da un altro pilota, cadendo  e rimontando con difficoltà sotto la pioggia battente che ha reso la pista un pantano di fango. Nella seconda manche corsa, invece, il siciliano ha amministrato la seconda posizione, senza rischiare, per portare punti preziosi alla squadra. Alla fine, l’alloro iridato è andato agli azzurri.

 

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