MESSINA. Come ogni anno da quando è in vigore l’ordinanza anti botti di capodanno (circa una decina d’anni), i messinesi da nord a sud la ignorano, continuando a non limitarsi a fiaccole e “miniciccioli”, ma utilizzando una potenza di fuoco che di anno in anno cresce sempre di più e non accenna a fermarsi. Ieri il sindaco Cateno De Luca aveva reiterato l’ordinanza che vieta botti, petardi e fuochi d’artificio nel territorio comunale, nella notte di San Silvestro e sino al 10 gennaio 2022, pena una multa da 25 a 500 euro. Deterrente che non ha fermato chi, spendendo decine e decine di euro, ha ritenuto di festeggiare l’addio al 2021 e l’arrivo del 2022 in modo più fragoroso possibile, iniziando a sparare dal tardo pomeriggio. in un’escalation che ha portato al clou della mezzanotte. Rispetto agli anni scorsi, però, qualcosa è migliorato: non si segnalano infatti i tradizionali enormi falò di capodanno (non troppi, almeno), pire altre metri in cui a bruciare spesso la legna non è che il 20% del materiale (il resto è…qualsiasi cosa prenda fuoco, meglio se tossica e nociva per la salute). Nei giorni scorsi, differentemente dagli altri anni, non ci sono stati sequestri di materiale accatastato., e solo nelle ultime ore di venerdì 30 i vigili urbani sono dovuti intervenire con gli idranti a fondo Fucile, per bagnare un enorme falò che stava per essere dato alle fiamme.




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