MESSINA. C’è un’altra grana, l’ennesima, con cui devono fare i conti i lavori (eterni, qui tutta la storia) del viadotto Ritiro, la data di consegna del quale è fissata dal Consorzio autostrade siciliane a giugno (anche se l’impresa costruttrice, la Toto, ha messo i puntini sulle “i”): e cioè che dopo l’agognata apertura del viadotto, a chiudere potrebbe essere… lo svincolo di Giostra (e molto probabilmente una corsia dello stesso viadotto). E dipende tutto da una rampa.

SI tratta della rampa A, quella in uscita nella direzione Messina-Palermo: nell’originario progetto degli svincoli di Giostra era previsto un giunto di collegamento tra viadotto e rampa. Successivamente, per i lavori del viadotto Ritiro, l’impresa appaltatrice ha proposto una soluzione progettuale che prevedeva, invece del giunto, il prolungamento dello svincolo (la vera e propria “rampa “A”) per realizzare il collegamento in uscita prima dell’inizio del viadotto. Tale opera, nella previsione formulata, era temporanea e ne è prevista la demolizione al termine dei lavori: demolizione che richiederebbe la realizzazione del giunto di unione tra il viadotto Ritiro e la rampa per consentire la funzionalità dello svincolo, come originariamente previsto dal progetto. E quindi la chiusura dello svincolo di Giostra in uscita in direzione Palermo.

Il Cas, però, ha chiesto di mantenere la rampa “A” dello svincolo di Giostra, perchè la sua demolizione “priverebbe la città di Messina dell’importante svincolo di uscita al quartiere Giostra e successivamente al quartiere Annunziata”, scrivono dal consorzio autostradale. Tutto questo, però, “a condizione che la stessa possegga i requisiti strutturali per essere considerata opera permanente e non provvisoria e che tale mantenimento non comporti costi per l’Amministrazione Comunale se non quelli manutentivi”, spiega il Cas, che ha quindi chiesto al Comune di Messina (che è proprietario dello svincolo) di assumere determinazioni nel merito. E Palazzo Zanca, con delibera di giunta, ha manifestato l’intenzione di tenere la rampa “necessaria per garantire l’utilizzo dello svincolo di uscita”.

Ricapitolando: una volta terminati i lavori del viadotto, la rampa, provvisoria, dovrebbe essere demolita, come da progetto originario, e sostituita con un giunto. Cas e comune di Messina hanno chiesto di valutare se l’opera possa essere mantenuta e dichiarata permanente, perchè in caso contrario vorrebbe dire che, tra demolizione della rampa e ricostruzione del giunto, l’uscita in direzione Palermo dello svincolo di Giostra dovrebbe essere chiusa e praticamente ricostruita. E per effettuare i lavori con tutta probabilità dovrebbe essere anche chiusa almeno una carreggiata del viadotto: quello appena ultimato dopo dodici anni di chiusura. 

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