CASTROREALE. Verrà presentato il prossimo 20 giugno alle 16:30 a Castroreale, il primo intervento di street art a cura del Collettivo ROGO factory. Il collettivo composto da Stefania Sottile e Simone Allegra, in collaborazione con la Tipografia Venuti, ha preso parte al bando Democrazia Partecipata promosso dal Comune di Castroreale, che invitava la cittadinanza a proporre nuove idee per la riqualificazione del territorio. Da qui nasce “WOA! – Wide Open Art”, progetto di riqualificazione urbana con interventi artistici su 6 elementi architettonici di Castroreale.

“WOA! – racconta Stefania – è arte aperta, anzi spalancata. Per tutti, sempre fruibile. È la riqualificazione di zone abbandonate, porte chiuse da almeno una cinquantina di anni, che si aprono e mostrano l’anima del luogo”

Sono 6 gli interventi artistici realizzati da Stefania Sottile e Simone Allegra, nel borgo medievale. “Il nostro primo intervento – racconta Stefania – parte con cinque porte e una finestra, dislocate in diverse zone del borgo. Abbiamo immaginato di ripopolare queste porte chiuse dando la sensazione che siano abitate. In zona Mannese, la prima porta ci mostra una ragazza assorta nella lettura. Proseguendo verso Via Scesa Caserma, in una piccola piazzetta, abbiamo ricreato una festa di quartiere: un ragazzo suona la fisarmonica, una donna lo accompagna con la melodia della sua chitarra e una coppia improvvisa due giri di valzer. Nella finestrella della donna fa capolino un uccellino, chissà cosa l’ha spinto ad entrare, forse qualche mollica di pane rimasta sul tavolo da pranzo. Spostandoci verso Via Cesare Battisti, in una delle porte dell’ex banca, abbiamo pensato di collocare un bambino, assorto a osservare un bellissimo tramonto su un panorama mozzafiato. Perché Castroreale è uno dei borghi più belli d’Italia ma è anche voglia di rinascita, di rompere il guscio e dare vita a qualcosa di nuovo, giovane ma rispettoso di ciò che è stato”.

Per gli interventi artistici è stata utilizzata la poster art, tecnica che consiste nell’utilizzo di carta come medium, questa viene poi applicata sulle superfici urbane tramite della colla, composta principalmente da acqua e farina.

«Per i soggetti invece – aggiunge Stefania- Simone e io, abbiamo mixato le nostre skill: i poster sono stati realizzati con una tecnica mista tra fotografico e illustrato, che crea un impatto visivo d’effetto e ricorda le vecchie pellicole vintage, come sbiadite dal tempo e, metaforicamente, dalla memoria».

La suggestività del borgo, considerato tra i più belli d’Italia ha ispirato l’intero progetto: “Una passeggiata – racconta Stefania – nei vicoli più nascosti del borgo, luoghi in cui la memoria si perde, i ricordi si disperdono e le storie si cancellano, con le case abbandonate e quelle porte chiuse da anni e anni, con la vegetazione che continua a crescere sopra, la vernice scorticata e il legno martoriato da termiti e intemperie. Abbiamo sentito come se quelle abitazioni volessero parlare, come se avessero qualcosa da dire, storie da raccontare, ma nessuno potesse ascoltarle. Da lì nasce l’idea di dare vita a quei vicoli e ripopolarli, di ricreare un’atmosfera un po’ nostalgica ma al tempo stesso speranzosa, di lanciare un messaggio di rinascita per tutte vie del paese.

WOA!, infatti, nasce dall’intenzione dei due artisti di utilizzare l’arte come veicolo per ridare vita a zone urbane dimenticate. “L’arte – continua Stefania – può diventare uno strumento valido di riqualificazione urbana trasformando e ridando vita a quelle zone urbane in cui difficilmente qualcuno si ferma o anche solo si trova a passare, facendo scoprire un angolo nascosto, uno scorcio fuori mano.

«Cura e attenzione per la realtà in cui si vive e desiderio di migliorarla – ha detto l’assessore alla Cultura di Castroreale, Maria Concetta Sclafani – sono le motivazioni che hanno animato Stefania Sottile e i suoi amici e colleghi nel progetto ‘Porte aperte’ che propone ai residenti e ai visitatori un viaggio nel tempo e nello spazio, sospeso tra passato e futuro. Le immagini che da alcuni giorni adornano le porte di alcune abitazioni del nostro paese  vogliono essere non una malinconica rievocazione del passato ma piuttosto un invito a guardare al futuro con speranza e voglia di cambiare. E soprattutto ci fanno capire che esistono nel nostro territorio risorse e talenti a cui occorre dare spazio e voce perché è da loro che potrà cominciare un percorso di rinascita e di rinnovamento».

Il Collettivo ROGO nasce nel 2018 ed ha già realizzato interventi di street art a Cannistrà, con il progetto “U Mali Niru”. I linguaggi creativi si mischiano, per scomporre e ricomporre le creazioni in modo inaspettato. Per Stefania e Simone, la riqualificazione urbana è sinonimo di nuovi orizzonti, per costruire nuovi futuri accessibili a tutti.

Per tutte le informazioni sull’evento di domenica 20: qui.

WOA
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