MESSINA. Si continua a discutere dopo l’aggressione ad un dipendente dell’Urbanistica di tre giorni fa, che ha avuto come conseguenza la frattura del setto nasale e altre contusioni con prognosi di oltre un mese. Dopo la versione dell’aggressore, che si è scusato ma ha raccontato cosa lo ha spinto all’ingiustificabile gesto violento, ad intervenire è l’assessora alle Politiche del mare Dafne Musolino, che interviene su alcuni dei fatti raccontati dall’imprenditore

“Innanzitutto va spiegato che la concessione rilasciata dal Demanio nell’anno 2020 (ma richiesta nel 2017) è di carattere stagionale (cioè con validità dall’1 aprile al 31 ottobre) e che la stessa è stata rilasciata su un’area che risulta in contrasto con il PUDM approvato con la delibera di G.M. n. 710 del 4.11.2019 e anche con la versione del PUDM rielaborato a seguito delle osservazioni formulate dallo stesso Demanio e che ha avuto parere favorevole della STA con nota prot. n. 11456 del 25.02.2021.
Dunque si tratta di una concessione demaniale che non risulta nelle cartografie del PUDM.
Come se non bastasse, nell’istanza di concessione demaniale il tecnico dichiarava che l’area oggetto di concessione non era sottoposta ad alcun vincolo, neppure idrogeologico, e invece la detta area risulta sottoposta a vincolo P.A.I. P4, cioè è classificata come area a pericolosità molto elevata.
Infine, ma non meno importante, è balzato agli occhi dell’ufficio un ulteriore fatto: come mai l’imprenditore chiedeva un permesso di costruire per una concessione demaniale per la quale tale tipo di permesso non può essere rilasciato? Di fronte a questi rilievi l’ufficio ha attivato i suoi controlli, doverosi ed indefettibili e con l’ultima nota dell’8 giugno 2021 (il giorno prima dell’aggressione quindi) ha chiesto al Demanio di chiarire se, ai fini del rilascio della concessione, era stata fatta la previa verifica di compatibilità dal punto di vista idrogeologico. E’ evidente che l’ufficio ha attivato quei controlli necessari ad evitare che sul litorale marittimo continuino a perpetrarsi scempi e abusi, come quelli che per anni sono stati praticati o per la connivente volontà degli uffici che avrebbero dovuto controllare e non l’hanno fatto, o con l’indifferenza di coloro che hanno assistito per decenni alla costruzione di manufatti sul Demanio marittimo consegnandoci adesso un litorale sfigurato da edificazioni selvagge, spesso a ridosso della linea di costa, prive di scarichi fognari immettendo i liquami in mare o disperdendoli nel suolo, che inquinano e deturpano l’ambiente e la bellezza naturale dei luoghi. Infine, solo per completezza, chiariamo che a questo imprenditore non è stato negato l’accesso agli atti, anzi l’Assessore Salvatore Mondello ha immediatamente indirizzato l’istanza all’ufficio competente affinché venisse dato riscontro. Allo stesso modo, a questo imprenditore non è mai stata negata la risposta, anche se informale, sullo stato della pratica, fornendo un chiarimento sull’attività che veniva svolta ma senza mai entrare nel merito dei controlli eseguiti perché di competenza esclusiva degli uffici”.
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