MESSINA. Disposti dal Questore di Messina due “divieti di accesso nelle aree urbane” nei confronti di due ventenni messinesi, che la notte del 2 settembre hanno aggredito un agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, davanti all’ingresso di un locale della via Consolare Pompea, dopo avere discusso animatamente con gli addetti alla sicurezza.

I due, spiegano le forze dell’Ordine, hanno aggredito il poliziotto dopo che lo stesso si era qualificato nel tentativo di calmarli, per evitare che, con il loro atteggiamento arrogante e provocatorio, recassero pregiudizio agli avventori presenti. L’operatore di polizia, a seguito dell’aggressione subita, ha riportato ferite successivamente giudicate guaribili in  14 giorni, salvo complicazioni. Pertanto, uno dei protagonisti dei gravi disordini ed atti di violenza, non potrà accedere per la durata di un anno a due locali pubblici siti sulla via Consolare Pompea, né potrà stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi; l’altro responsabile, invece, non potrà accedere per la durata di due anni a tutti i locali pubblici presenti nel territorio della provincia di Messina, potrà stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

In totale, i Daspo Willy emessi questa estate ammontano a 14, fra i quali 7 nei confronti di 4 persone residenti a Mistretta e 3 residenti a Tusa, “in quanto resisi autori di una rissa consumata all’interno di un esercizio pubblico del comune di Tusa la notte del 10 luglio scorso. Tutti i responsabili, per un anno, non potranno accedere al predetto locale, né stazionare nelle immediate vicinanze dello stesso”

Infine, sono stati adottati 5 D.A.C.Ur. nei confronti di tre persone residenti nella provincia di Catania, uno nella provincia di Roma ed uno nella provincia di Milano, resisi responsabili di episodi di violenza urbana presso le isole Eolie. “In particolare, i primi tre sono stati ritenuti autori di una rissa verificatasi il 14 agosto scorso all’interno di un locale pubblico sito nell’isola di Vulcano; gli altri due di un’altra rissa avvenuta lo scorso 6 agosto in un locale dell’isola di Panarea”.

I tre non potranno accedere per la durata di un anno a tutti i locali pubblici presenti nella provincia di Messina, né potranno stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi. Invece, i protagonisti dei disordini a Panarea non potranno accedere per sei mesi a tutti i locali pubblici dell’isola né potranno stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

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