MESSINA. Assoluzione per Piero Triscari accusato di abbandono di persona incapace. La sentenza è per uno stralcio della vicenda legata alla morte di Ilaria Boemi la sedicenne stroncata da una dose Mdma, una droga sintetica sul lungomare di viale della Libertà la notte del 9 agosto 2015. Triscari era l’uomo, all’epoca trentanovenne, che quella sera si trovava sul litorale del “Ringo” con Ilaria e con una ragazza coetanea della vittima. I tre avevano trascorso la serata insieme. Inizialmente l’accusa gli contestava l’omissione di soccorso  per non aver chiesto l’intervento dei soccorsi tempestivamente ma poi la procura aveva modificato l’imputazione in abbandono d’incapace. La posizione era stata stralciata e la difesa ha chiesto il giudizio abbreviato. Il gup Eugenio Fiorentino lo ha assolto. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni e 4 mesi.  L’avvocato Salvatore Stroscio, difensore di Triscari, ha invece chiesto l’assoluzione. Il giudice ha accolto la sua tesi assolvendolo. Nel processo principale, a carico di Triscari e di Giuseppe Restuccia, Triscari era stato condannato in primo grado a 4 anni e 4 mesi per un tentativo di violenza sessuale ai danni di una minorenne. Si tratta di un episodio che era emerso nel corso degli interrogatori a seguito della morte di Ilaria mentre è stato assolto dalle altre contestazioni. Restuccia, invece, che doveva rispondere della cessione di droga era stato condannato a 10 anni e 4 mesi.

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