MESSINA. Sarà un weekend senza acqua quello che i messinesi stanno per affrontare con il più importante stop al flusso previsto per il 2022, ma non l’unico. L’interruzione idrica di questi giorni, infatti, è la ventitreesima dell’anno, il che vuol dire che negli ultimi dodici mesi si sono verificati almeno uno stop o una diminuzione dell’erogazione idrica due volte al mese (più o meno), a partire dal 10 gennaio, quando il maltempo ha danneggiato la rete locale di Pezzolo inaugurando il 2022. Da lì, nel giro di poco meno di una settimana è toccato a Mortelle e Gesso, al centro e poi a tutta la città a causa di danni alla condotta di Fiumefreddo. Passa poco meno di un mese e a inizio febbraio Messina vive per la quinta volta il disagio, questa volta per colpa di due perdite alla tubatura della Santissima che hanno portato gli abitanti di Pezzolo, S. Margherita (via Comunale), S. Stefano Alto, S. Stefano Medio, Galati, GESCAL, Bordonaro Inferiore, S. Lucia Sopra Contesse, Casalotto, S. Filippo Inferiore, Pistunina e Contesse a restare senza acqua.

A inizio marzo,invece, un danno ha lasciato a secco i rubinetti delle zone centro-nord di Messina, storia che si è ripetuta dopomeno di venti giorni, quando una tubatura dell’acquedotto è stata tranciata da lavori al manto stradale, lasciando la stessa zona a secco. Con l’arrivo della primavera i disagi non diminuiscono e l’11 aprile una perdita alla condotta che serve gli abitanti della zona centro sud, compresa tra Via Santa Marta, Via Camaro San Luigi, Camaro Superiore, Camaro San Paolo e tutta la parte bassa del Viale Europa porta a sospendere l’erogazione per alcune ore. Situazione che si ripeterà otto giorni dopo, quando un problema alla condotta ha provocato una grossa perdita d’acqua per giorni, fino all’interruzione e l’intervento dei tecnici. A fine aprile quattro sospensioni in una settimana e tra il 20 e il 27 a restare a secco sono stati i rubinetti di case e attività tra Giostra, Salice e Torre Faro e infine il 28 aprile l’ultimo stop del mese, questa volta a Bisconte.

E se a maggio e giugno si sono verificati “solo” due guasti alle tubature e due alle cabine elettriche (con tanto di intervento dell’Enel) che hanno portato l’Amam a diminuire l’erogazione, non è andata meglio a luglio, quando dopo due guasti a carico dell’Enel è toccato al centro città rimanere senz’acqua, il 29 luglio, a causa di un problema nel funzionamento del serbatoio di Noviziato. Dopo una fortunata pausa ad agosto, settembre è cominciato con un nuovo guasto alla rete idrica in via Molino al servizio del serbatoio di Montesanto, che per tre giorni ha portato rubinetti a secco e penuria tra Camaro e Faro Superiore. Anche ottobre inizia con un guasto che provoca la riduzione della distribuzione a Santa Lucia, mentre qualche giorno dopo a lamentarsi sono gli abitanti del quartiere Lombardo, che per una settimana hanno riscontrato rubinetti secchi, pressione insufficiente e acqua corrente poche ore al giorno (dalle 7:30 alle 11:00 per tutto il quartiere).pedonali.

Le perdite dei tubi in realtà non sono cose nuove per Messina che secondo uno studio dell’Istat perde il 52,4% dell’acqua immessa nella rete durante il percorso che porta il liquido ai serbatoi dei cittadini.

 

 

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