MESSINA. «Il tour nei quartieri dell’amministrazione è ipocrita e ricognitivo del consenso. Se si fosse voluto veramente intervenire a favore delle periferie e dei villaggi, si sarebbero cercati strumenti atti alla realizzazione del decentramento, come del resto presuppone la legge. Invece ci ritroviamo con Municipalità private delle loro prerogative e con una zona nord che invoca il referendum scissionista». A scriverlo, in una nota, è il presidente dell’associazione “Radici”, Fabio Morabito, che commenta il tour dei quartieri e delle periferie del sindaco Cateno De Luca, paragonato “a una sagra itinerante”.

«Se il Sindaco della città, se gli Assessori, se il Direttore Generale del Comune di Messina, se i vertici delle partecipate devono girare i villaggi e i quartieri per “raccogliere” la segnalazione di lampadine e buche allora siamo alla frutta, anzi siamo nel pieno della campagna elettorale. I villaggi, i quartieri, le periferie non sono luoghi da tour, da fare dopo tre anni e mezzo. La città di Messina va attenzionata giorno dopo giorno, nel rispetto dei ruoli, in sinergia istituzionale, altrimenti, tra una salita su un cannone e un giro di giostra, si rischia di scambiare i villaggi come le tappe del “tour a modo mio” del cantante- sindaco», conclude.
Il tour di Cateno De Luca è iniziato lo scorso venerdì 8 ottobre in zona sud e si concluderà domenica 31 per le vie del centro. Nel corso del sopralluogo di ieri, il primo cittadino ha visitato i villaggi della zona nord, da Paradiso a Gesso, con tappe a Paradiso, Contemplazione, Pace, Sant’Agata, Ganzirri, Torre Faro, Mortelle, Casabianca, Acqualadrone, Spartà, San Saba e Rodia. Fra gli argomenti affrontanti anche l’erosione delle coste, l’illuminazione del Pilone, la demolizione del Seaflight (qui gli ultimi aggiornamenti), la raccolta differenziata e curiosamente anche l’isola pedonale di Torre Faro, definita “del nulla” dallo stesso primo cittadino, sebbene sia stata istituita con una delibera di Giunta.
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