MESSINA. La presidente regionale dell’Associazione nazionale per l’Industria e il Terziario, Lidia Dimasi, ha preso parte al tavolo tecnico online sul turismo ed ha presentato all’assessore regionale al turismo, Manlio Messina, alcune proposte per il comparto.

“Ben vengano i voucher e le misure prese dalla Regione per il turismo -ha affermato la presidente di Anpit Sicilia- ma occorre sin da adesso pensare ad una strategia di ampio respiro e di lungo periodo. Il turismo in Sicilia è trainante, ma ha pagato lo scotto più grande e sarà l’ultimo comparto ad uscire dalla crisi”

“Si è trattato di un importante momento di confronto- ha continuato la Dimasi- ma le criticità sono ancora tante e soltanto puntando ad un piano strategico potremo dare risposte concrete a migliaia di aziende siciliane messe in ginocchio dalla pandemia. I voucher sono più una risposta tampone e rivolta al turismo di massa che non un concreto stimolo alla ripresa. Passeranno almeno due anni prima che si possa dire di essere usciti dalla crisi e nel frattempo occorrono misure più forti a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Il dialogo tra le istituzioni è fondamentale per interventi che vedano insieme turismo e cultura, arte, spettacoli. Il turismo esperienziale rappresenta la fetta più appetibile e innovativa del mercato ed in questo senso è fondamentale la sinergia tra istituzioni. Dobbiamo infine avere la capacità di riattivare il turismo di prossimità, riscoprendo la bellezza dei borghi, delle nostre radici, di un territorio spesso dimenticato. Ma servono certezze sui 75 milioni di euro destinati al turismo e sul loro utilizzo anche per servizi e collegamenti. Senza servizi e infrastrutture il turista difficilmente si muoverà”.

La presidente regionale dell’Associazione nazionale per l’Industria e il Terziario si è poi soffermata sul fatto che la Sicilia è tra le mete preferite di quel 51% di italiani che hanno deciso di andare in vacanza.
“Non basta la promozione -ha concluso Dimasi- occorre saper trasformare il momento di crisi in opportunità, puntando anche sullo sviluppo del sistema dei trasporti e dei servizi. Vi sono siti e località finora poco visitate nonostante il grande pregio ambientale, paesaggistico e artistico”

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