MESSINA. Se gli occupati nelle regioni settentrionali percepiscono una retribuzione media giornaliera lorda di 101 euro, i colleghi del sud Italia ne guadagnano 75, con un decremento del 35 per cento. È quanto si evince da un’analisi, realizzata dall’Ufficio studi della Cgia su dati Inps e Istat, che mette in classifica le province italiane in base alle ore di lavoro e agli stipendi. Come si piazza Messina? Male, in entrambi i casi. La provincia peloritana si piazza infatti 98esima nella graduatoria del numero medio di giornate retribuite e 95esima in quella delle retribuzioni medie lorde per provincia di lavoro. Entrambi i dati si riferiscono al settore privato.
Più nel dettaglio, dall’analisi provinciale delle retribuzioni medie lorde emerge che, nel 2022, Milano è stata la realtà dove gli imprenditori pagano gli stipendi più elevati: 32.472 euro. Seguono Parma con 26.861 euro, Modena con 26.764 euro, Bologna con 26.610 euro e Reggio Emilia con 26.100 euro. I lavoratori dipendenti più “poveri” si trovano invece a Trapani, dove percepiscono una retribuzione media lorda annua pari a 14.365 euro, a Cosenza, con 14.313 euro, e a Nuoro con 14.206 euro. I più “sfortunati”, infine, lavorano a Vibo Valentia, dove in un anno di lavoro hanno portato a casa solo 12.923 euro. E a Messina? La media è di 15.170 euro: peggio di Reggio, Catania, Palermo e Siracusa.
Dati in linea con quello sul numero medio delle giornate retribuite, secondo i quali, nel settentrione, un ipotetico operaio nel 2022 ha lavorato 28 giorni in più rispetto a un collega meridionale. Perché al Sud si lavora meno? “Oltre alla presenza di un’economia sommersa più diffusa che nel resto del Paese che, statisticamente, non consente di conteggiare le ore lavorate irregolarmente – si legge nel report – il mercato del lavoro è caratterizzato anche da tanti precari, molti lavoratori intermittenti, soprattutto nei servizi, e tantissimi stagionali legati al mondo del turismo che abbassano enormemente la media”.
Gli operai e gli impiegati con il maggior numero medio di giornate lavorate durante il 2022 sono stati quelli occupati a Lecco (264,2 giorni). Seguono i dipendenti privati di Vicenza (262,6), Biella (262,4), Padova (261,9), Treviso e Bergamo (entrambe con 261,6). Le province dove i lavoratori sono stati “meno” in ufficio o in fabbrica durante il 2022 sono quelle di Foggia (210,5 giorni), Rimini (209,9), Nuoro (203,4) e Vibo Valentia (190,8). In provincia di Messina la media è di 212,4.
Qui il link al report, per chi volesse approfondire.