MESSINA. Si continua a discutere sul “ritorno” in strada del mercato di Giostra, che a breve potrebbe traslocare nella carreggiata principale del viale nelle giornate di martedì e venerdì, nel tratto compreso fra la via Garibaldi e il viale Regina Elena. È quanto ipotizzato da uno studio di fattibilità redatto dal dipartimento manutenzione immobili comunali, firmato dal direttore di sezione Orazio Scandura e dal dirigente Francesco Aiello, che prevede l’istituzione di 166 stalli (pari al numero degli ambulanti) distribuiti fra la carreggiata centrale (110) e il controviale nord (i restanti 56), a ridosso del marciapiede. I controviali sarebbero riservati invece al traffico veicolare.

Il guadagno per il Comune, stimato dai dipartimenti, sarebbe un incasso da oltre 70mila euro a giornata mercatale, derivante dal canone di 460 euro per ciascuno dei 166 stalli.

Una soluzione, che dovrà ottenere comunque il nulla osta da parte del consiglio comunale, con ovvie ripercussioni sulla viabilità cittadina: nello specifico, in occasione del mercato sarà disposto il divieto di transito a tutti gli autocarri con un carico superiore alle 3,5 tonnellate, che una volta sbarcati alla rada San Francesco dovranno obbligatoriamente imboccare il Viale della Libertà, dirigendosi così verso il centro città. Ulteriori segnaletiche verticali di divieto saranno poste “a monte”, all’intersezione fra Giostra e Garibaldi e fra Giostra e il viale Regina Elena. Tra le proposte per il problema dei mezzi pesanti c’è pure quella della Polizia municipale, che imporrebbe uno stop al transito dei tir dalle 7 alle 15 nei giorni in cui si svolge il mercato: parere che deve essere esaminato dal dipartimento alla Mobilità

Già nei mesi scorsi la proposta di “un ritorno alle origini” del mercato  (condivisa dagli operatori commerciali e dovuta alla futura realizzazione di un parcheggio di interscambio proprio nell’area ex Mandalari che al momento ospita i venditori) aveva suscitato parecchi malumori, con le prese di posizione, fra gli altri, dell’esponente di LiberaMeAlessandro Russo, del presidente del V Quartiere Ivan Cutè e dell’ex consigliere Daniele Zuccarello.

Non è la sola soluzione prospettata. Se il consigliere comunale del Gruppo Misto Salvatore Sorbello aveva suggerito di spostare il mercato nel nuovo parcheggio del cavalcavia che collega il Viale La Farina con via Don Blasco, gli stessi mercatali si erano spinti ben oltre, immaginando dei mercatini rionali da istituire sei giorni su sette in diversi punti dalla città, dalla Fiera al parcheggio dell’Annunziata accanto a villa Sabin, da Villa Dante allo slargo antistante le torri Morandi, senza dimenticare il villaggio Aldisio, Santa Margherita e Zir.

Sembra invece definitivamente archiviata l’ipotesi di Mortelle, dove ad agosto si è tenuto il mercato delle “antiche tradizioni messinesi” (che di tradizionale aveva molto poco), disertato dagli stessi esercenti (malgrado per l’assessore Dafne Musolino abbia incontrato “un grande favore di pubblico”). 

 

 

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