TAORMINA. È durato appena un giorno il murale di TvBoy, in via del Crocifisso a Taormina, che raffigurava Carola Rakete in veste di santa. A imbrattarlo con vernice scura sui volti della capitana della Sea Watch e del bambino nero che teneva in braccio raffigurati nel graffito, sono stati attivisti della Lega, che hanno anche “firmato” l’atto con un biglietto, scritto in un discutibile italiano per un partito che fa del primato degli italiani la sua bandiera. “Noi stiamo col lo stato italiano e la Guardia di finanza. Gli assassini in galera. Prima l’Italia e gli italiani e chi li difende grazie Matteo”, li legge nel testo, con un chiaro riferimento al ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, che sarà a Taormina l’11 agosto.

A rivendicare l’atto è stato Giuseppe Perdichizzi, avvocato taorminese e sostenitore del carroccio: “L’atto di indignazione contro il manifesto di Rakete di Taormina è un atto dovuto spontaneo di liberi cittadini che non tollerano sul proprio territorio ipocrisie e atteggiamenti falso umanitari”, ha scritto sul suo profilo facebook, aggiungendo “Chiamare in causa Salvini e la lega come strumentalmente si sta facendo rappresenta una  ulteriore faziosità verso un esponente politico e il partito della lega estranei all’iniziativa”.

Qual che ora prima, lo stesso Perdichizzi aveva scritto “Bisogna indignarsi di fronte a chi santifica degli indagati per tentato omicidio strumentalizzando i rifugiati per fini di bassa politica”.

Da parte della Lega, però, c’è stata subito una presa di posizione. Come riporta il sito Messina Today, il responsabile regionale degli enti locali in Sicilia, Fabio Cantarella, insieme e il commissario provinciale di Messina Matteo Francilia hanno preso le distanze, spiegando che Perdichizzi “non ha alcun incarico di partito e che ha agito a titolo personale e non certo per conto della Lega. Si può non condividere una posizione politica, ma la Lega di certo non va ad imbrattare muri, non compie questi gesti“, ha riportato il sito.

 

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Alessandro Grussu
Alessandro Grussu
8 Agosto 2019 13:12

Se i leghisti cercano “ipocrisie e atteggiamenti falso umanitari”, dovrebbero per prima cosa guardare in casa propria. Per inciso, sono italiano e non ci tengo a farmi difendere da uno come l’attuale ministro dell’Interno. Difendere da che cosa poi? Da quattro sventurati che arrivano sulle barche? E che c’entrano gli assassini? Insomma, la solita vulgata reazionaria: poche idee, ma confuse.

Andrea
Andrea
8 Agosto 2019 13:43

Sembra un film già visto. La cultura fa paura. L’arte fa paura. Il pensiero libero fa paura.
Non si arriva a bruciare i libri, non ancora per fortuna.
Ma si è capaci di deturpare un graffito pur di oscurare una bella immagine con un gesto vile, gretto e becero che dice tutto su chi lo ha eseguito. Il ‘nero’ certi soggetti lo hanno nell’anima, più che sul muro. Che grande tristezza.

valle
valle
9 Agosto 2019 10:44

E dove sarebbe l’italiano traballante? Amici sinistroidi pseudobuonisti fate sapere a carola che le galere Italiane sono pronte ad accoglierla, questa storia non finisce qui😁

Gio
Gio
9 Agosto 2019 11:22

Con lo stato italiano….un’altro “laureato” in Albania …. vi fanno paura donne e bambini…