MESSINA. Tra i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, e Cateno De Luca, è in corso una guerra che è scoppiata tre giorni fa, dopo la conferenza stampa congiunta dei tre segretari della triplice, e la risposta piccata del sindaco: e il  campo di battaglia principale è l’Atm, l’azienda trasporti. Nello specifico, le assunzioni degli autisti interinali bloccate da De Luca a luglio, con conseguente fine del contratto per oltre quaranta lavoratori. Una versione dei fatti che De Luca “contesta”, iniziando dai numeri.

“Il piano industriale ATM 2018 – 2020 di febbraio 2018 prevedeva che il comune di Messina doveva erogare circa 50 milioni di euro di contributo ad ATM – spiega De Luca – Il comune di Messina con nota del 26 marzo 2018 del segretario generale nella sua qualità di ragioniere generale stabiliva invece che avrebbe erogato ad ATM per il triennio 2018 – 2020 circa 37 milioni di euro. La giunta comunale del sindaco Renato Accorinti, il 21 giugno 2018, approvava il bilancio del comune di Messina prevedendo per ATM circa 37 milioni di euro di contributo e non 50 milioni di euro per il triennio 2018 – 2020” – prosegue il sindaco

Quindi tocca all’argomento che più ha scatenato le ostilità: “Il direttore generale di ATM con sua nota del 12 luglio 2018 trasmetteva al sindaco De Luca parte della documentazione inerente le 74 assunzioni effettuate con la società interinale con il piano industriale ATM che prevedeva 50 milioni di euro di contributo del comune di Messina ad ATM mentre il comune di Messina aveva deliberato 37 milioni milioni” Conclusioni? “Le 74 assunzioni effettuate con la società interinale erano prive di copertura finanziaria e tutti lo sapevano – attacca De Luca – Preciso che il consiglio comunale, tra l’altro, non ha mai approvato i bilanci di ATM del 2012 – 2017”.

Quindi lo sfogo: “Mi sono stancato di subire minacce ed avvertimenti anche di queste 74 persone che mi accusano di averli fatti ingiustamente licenziare. Mi sono stancato di essere paragonato ad un criminale sociale da parte dei sindacati che continuano a dire falsità nella evidente loro connivenza. Mi sono stancato delle pressioni sindacali tendenti a difendere l’illegalità e ad alimentare l’odio di queste persone nei miei confronti. Mi sono stancato dell’ostruzionismo di alcuni autisti ATM (qualcuno si rifiuta di fare straordinario altri si mettono in malattia) per creare disservizi in quanto hanno amici e parenti in quei 74 lavoratori interinali che dovremmo assumere a tutti i costi per garantire sotto minaccia un buon livello di servizio”.

PER me questa è una forma di pressione che rasenta la mafiosità. IN Atm, Amam e MessinaServizi, come in Magistratura – Finanza – Stato – Comune ed in tutta la pubblica amministrazione si entra per pubblico concorso e non per pubblici calci in culo! Non ci sto più. Visto che il buon governo viene scambiato per macelleria sociale, invito il consiglio d’amministrazione a procedere alle denunzie del caso all’autorità giudiziaria. quando i sindacati vorranno un confronto sulle altre illegalità riguardanti l’arruolamento di personale in AMAM – MESSINA SERVIZI – guardie venatorie città metropolitana ecc. sono a loro disposizione – conclude – Se i sindacati vogliono continuare su questa strada facciano pure, vuol dire che intendono continuare ad essere complici dell’illegalità”.

 

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