MESSINA. Centotrenta ore perse in coda nel traffico nel 2016, con un danno economico per le aziende superiore ai 10 milioni di euro. Sono i dati poco lusinghieri della città dello Stretto in base a una ricerca condotta da TomTom Telematics, che ha monitorato i centri urbani italiani più congestionati. Nella classifica, Messina si piazza al terzo posto in assoluto, preceduta solo da Palermo, maglia nera dello Stivale, e da Roma, medaglia d’argento. Male anche Reggio Calabria, al 5° posto, e Catania, al 7°.

 

In totale ammonta a circa 63 milioni di euro il valore del tempo che si è perso  nel 2016 (+ 37%) a causa del traffico nelle 3 città siciliane più congestionate. Un incremento che nella città dello Stretto ha arrecato un danno di 4,20€ al giorno ai veicoli industriali (leggeri e pesanti). A Messina, in particolare, i momenti di maggiore congestione stradale si verificano dalle 8 alle 9 del mattino del mercoledì e dalle 18 alle 19 del martedì. In totale, in un anno, i giorni persi in coda sono 5,4.

“In confronto a 9 anni fa, nelle 3 città siciliane oggetto della ricerca, mediamente il livello di traffico è aumentato – spiega Marco Federzoni, Sales Director di TomTom Telematics Italia – Nelle città di Palermo, Catania e Messina si registrano dati davvero preoccupanti. L’esigenza primaria è quella di superare la sfida del traffico, per tornare a essere padroni delle ore lavorative sprecate.” “Restare bloccati nel traffico – prosegue Federzoni – fa lievitare i costi per ogni singolo driver e incide in maniera evidente sia sull’efficienza del servizio fornito ai clienti che sulla produttività dei lavoratori”. Un problema che nelle 3 città siciliane oggetto dello studio mostra un incremento medio delle percorrenze del 3% rispetto al 2015.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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