MESSINA. L’appuntamento è fissato alle 17:30 in uno studio notarile, quando l’Agenzia per il Risanamento delle aree degradate di Messina verrà finalmente alla luce dopo l’approvazione all’unanimità della delibera in Aula consiliare, nella stessa giornata in cui scadranno i termini per presentare i curricula dei candidati per il Cda della “A. Ris. Me”. Nel frattempo, dalla Regione arrivano le rassicurazioni sui fondi necessari per la fase d’avvio dell’Agenzia, ovvero i 500mila euro previsti dall’art. 62, comma 3, della legge regionale n. 8 del 2018. A garantire l’impegno di Palazzo dei Normanni è l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falconeche si è detto pronto a sostenere la dichiarazione di emergenza e a reperire tutte le risorse necessarie dopo l’incontro con Cateno De Luca, che ieri ha consegnato a Palermo la documentazione sullo sbaraccamento, corredata dai report dell’Asp e dell’Arpa sulle condizioni igienico-sanitarie e ambientali e dai dati del censimento effettuato negli ultimi giorni dall’Amministrazione, 16 anni dopo l’ultimo report. Adesso “la palla” passa la Governo nazionale e al Dipartimento della Protezione Civile, chiamati a deliberare la dichiarazione dello stato di emergenza. In ballo, secondo le richieste di De Luca, ci sono 200 milioni di euro,  35 dei quali serviranno per la demolizione delle oltre 2400 baracche censite nelle sette aree d’intervento, oltre ai fondi necessari per l’acquisto di alloggi per ospitare le famiglie sgomberate (400 fino ad ora le abitazioni disponibili sul mercato immobiliare).
Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il MoVimento 5 Stelle, con un’interrogazione urgente presentata dal deputato regionale Antonio De Luca, che si è rivolto al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’Assessore per le infrastrutture e la mobilità Marco Falcone per sollecitare il rapido trasferimento dei 500mila euro da destinare al Comune di Messina per l’esercizio finanziario 2018. Nello specifico, il portaVoce pentastellato ha dato seguito a un impegno assunto nell’Aula consiliare di Palazzo Zanca lo scorso 31 agosto,  interrogando la Regione Siciliana per sapere quando l’Assessorato in indirizzo intenda trasferire le somme e al contempo per sollecitare l’Ente affinché i fondi vengano erogati nel minor tempo possibile.

 

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