MESSINA. “Abbiamo messo in campo una squadra competitiva, che vede nella varietà un valore aggiunto”. E’ Davide Faraone, sottosegretario del governo di Paolo Gentiloni (e di Matteo Renzi) e numero uno del Pd in Sicilia, ad introdurre la presentazione dei candidati che rappresenteranno il Pd nei collegi messinesi. A lui, che preliminarmente spiega la bizzarra convocazione dell’incontro alle due e mezza di sabato pomeriggio, tocca immediatamente smorzare le polemiche che dal minuto successivo all’ufficializzazione delle liste sono sorte intorno ai Democratici.

“Non ricordo una competizione elettorale in cui, alla composizione delle liste, non ci sia stata polemica”, premette, prima di entrare nel vivo di una di quelle polemiche: “Tutti gli eletti nel prossimo parlamento espressi dal Pd in Sicilia ci saranno siciliani e non chi non proviene da questa terra. Ringraziamo Maria Elena Boschi per la candidatura in Sicilia, che molto probabilmente sarà eletta in un altro collegio, e che è stata candidata qui in quanto promotrice del G7 delle pari opportunità a Taormina”, spiega Faraone, prevenendo l’ovvia domanda (alle quale poi ha risposto il segretario provinciale Paolo Starvaggi) sul perchè, se la direzione provinciale del partito ha esitato all’unanimità un documento in cui era stato chiarito, nero su bianco, che il partito messinese non avrebbe tollerato candidature imposte dall’alto, poi ci si è ritrovati Maria Elena Boschi capolista. “Abbiamo scritto che non vogliamo parlamentari eletti, non candidati”, ha chiosato Starvaggi, prima che Faraone tagliasse corto, fuori microfono “La Boschi sarà eletta a Biolzano”.

“Avremo un congresso in cui discuteremo di ciò che è andato e di ciò che non è andato, le elezioni sono alto e non vanno scambiate col congresso: l’invito che faccio a tutti i candidati è non polemizzare all’interno”, ha continuato Faraone, riferendosi alla guerra con l’ex governatore Rosario Crocetta“.

Nonostante l’ottimismo di Faraone, anche chi è dato per sicuro dell’elezione, il rettore Pietro Navarra, non si sbilancia: “Schieriamo sicuramente una squadra credibile, ma non sottovalutiamo gli avversari. Di certo – ha concluso – sono ansioso di confrontarmi”.

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