MESSINA. Non si è spenta l’eco delle nomine ai vertici delle partecipate da parte del sindaco Cateno De Luca: a prendere ancora posizione sono Cambiamo Messina dal basso e Articolo 1, avversari durante la amministrative (i primi sostenevano Renato Accorinti, i secondi invece Antonio Saitta) ma uniti nel manifestare perplessità.
Cambiamo Messina dal basso ha annunciato una conferenza stampa di presentazione della piattaforma “Partecipate!”, “aperta a tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono in un’azione dal basso con lo scopo di contrastare i percorsi di smantellamento, demolizione e privatizzazione delle società partecipate comunali adombrati dagli annunci e dalle prime azioni dell’Amministrazione De Luca”, spiega la nota.
Maria Flavia Timbro, vicesindaca designata dal centrosinistra e componente del coordinamento provinciale di Articolo Uno, si spinge ancora più in là. “Tra un blitz alle partecipate e un richiamo a mezzo social ai dipendenti – commenta – tra un “vaffa” ai dirigenti ( che ogni giorno minaccia di ridurre bruscamente) e le immagini sbattute sui social- in barba ad ogni forma di tutela della privacy di adulti e minori- di chi e’ stato beccato dalle sue guardie “segrete”, sono trascorsi i primi trenta giorni dell’amministrazione De Luca, il sindaco antisistema”.
“A prescindere dalle valutazioni sul merito dei provvedimenti – prosegue Maria Flavia Timbro – tutto viene dichiarato in discontinuità con il passato e con la vecchia politica – anche se ci sarebbe da chiedersi quanto sia antisistema approvare una modifica delle fasce di contribuzione dell’utenza per il servizio di refezione scolastica, eliminando proprio l’esenzione per le famiglie senza reddito-
fino alla nomina delle partecipate, dove i prescelti, al netto di qualche cambio di casacca, sono quasi tutti uomini ( ahimè solo una donna) provenienti dalla galassia Fenapi..ed allora appare evidente che anche il sindaco antisistema un sistema ce l’ha. Sembra, dunque, il caso di dire che anche a Messina esiste un Giglio Magico..il giglio della Fenapi” conclude la componente del coordinamento provinciale di Articolo Uno
