MESSINA. Il primo a fare fronte al “nuovo corso” delle partecipate imposto dall’amministrazione del sindaco Cateno De Luca è Francesco Bonanno. L’amministratore unico dell’Amam ha rimesso il suo mandato nella valutazione del socio unico (il comune di Messina): “con esemplare bon ton istituzionale”, è stato il commento di De Luca, “a conferma del ruolo svolto con esclusivo spirito di servizio per la città”.

Bonanno, il cui ruolo come unico componente del consiglio d’amministrazione dell’Amam, l’azienda che si occupa di approvvigionamenti idrico, è fiduciario e legato all’amministrazione che lo ha scelto, teoricamente (come tutti gli altri vertici delle partecipate), sarebbe scaduto. Bonanno ha comunque deciso di dimettersi, anche perchè l’amministrazione ha emanato il bando per la sostituzione dell’attuale amministratore con tre membri di consiglio d’amministrazione.

All’incontro hanno preso parte il vice sindaco Salvatore Mondello, l’assessore alle risorse idriche ed energetiche Carlotta Previti e l’esperto del sindaco per le politiche informatiche, Roberto Cicala. L’amministratore unico dell’Amam, nonostante insediatosi da appena due mesi, ha rappresentato le strategie di sviluppo e di rilancio dell’Azienda, anche in relazione al ruolo strategico che l’Amam potrebbe assumere nel contesto dell’Ambito Territoriale Integrato. “Sono state affrontate – ha detto il sindaco De Luca – anche alcune tematiche strutturali che sono figlie di un retaggio gestionale non approntato ai principi di economicità, efficienza ed efficacia. Si è trattato inoltre il tema dell’approvvigionamento idrico alternativo al Fiumefreddo per liberare la città dal sistema che, negli anni, si è dimostrato sempre più fragile e non soddisfacente. Il confronto si è basato anche su corposi documenti predisposti dall’Amministratore al fine di evidenziare le grandi potenzialità che l’Amam non ha avuto ancora modo di esprimere”.

In mattinata, De Luca ha incontrato anche Beniamino Ginatempo, amministratore di MessinaServizi Bene Comune, insieme all’assessore ai Rifiuti e Ambiente, Dafne Musolino. Nel corso della riunione sono stati discussi gli obiettivi che la Società si è posta secondo la Carta dei Servizi e affrontate anche le criticità della stessa affiancandole ai costi. “Sui costi del servizio attuale è stato un confronto di massima – ha sottolineato il sindaco De Luca – ed è stato evidenziato che il contratto di servizio è carente di alcuni aspetti, tra cui la data per il raggiungimento dell’obiettivo del 65% della raccolta differenziata. Sono stati inoltre approfonditi alcuni precedenti profili gestionali che, nella nuova Società, si sta cercando di impostare in relazione ai principi di economicità, efficienza ed efficacia. Si è fatto cenno infine a qualche aspetto del piano industriale, rinviando l’approfondimento con il già programmato incontro con il direttore generale della società”.

Nel tardo pomeriggio toccherà ai tre componenti del Cda dell’Atm.

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