MESSINA. Nel giro di un’ora, Cateno De Luca, da stamattina ai domiciliari nella sua casa di Fiumedinisi, esterna per la seconda volta il suo pensiero e racconta la sua versione. E rivela: “Venerdì, dopo il comizio a Piazza Cairoli, sono stato avvicinato da un noto personaggio della politica siciliana e anche ritengo della massoneria, nonché, ritengo, un parente molto stretto di magistrati, il quale mi ha detto: ‘Lo sai che è tutto inutile quello che hai fatto’. Questo stesso personaggio il lunedì ha telefonato a un nostro amico, nonché suo collaboratore e gli ha detto che era inutile l’elezione di Cateno perché sarebbe stato arrestato e sarebbe subentrato il primo dei non eletti, Danilo Lo Giudice. Sapevo già di scontrarmi con i poteri forti di Messina e vari ambienti che non vogliono che io faccia il sindaco”. Il fimato.

 

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