MESSINA. «Dopo averne fatto un tema centrale nella individuazione degli obiettivi della politica sociale del nostro gruppo, torniamo ora a discutere di innovazione e digitalizzazione a vantaggio della nostra Comunità e, in particolare, dell’adesione del Comune di Messina all’iniziativa WIFI Italia che presenta disfunzioni di gravità tale da privare noi cittadini della possibilità di usufruire di Internet nonostante si tratti di un bene comune». Così, in una nota, il gruppo territoriale di Messina In Progresso.

«A conferma della rilevanza degli interessi in gioco, è necessario premettere che il progetto WIFI Italia è stato preceduto dall’iniziativa della Commissione Europea WiFi4EU del 2018, che ha promosso il libero accesso alla connettività Wi-Fi per i cittadini negli spazi pubblici in tutti i Comuni Europei: parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, centri sanitari e musei, offrendo ai Comuni la possibilità di richiedere un buono per un valore di 15.000 euro che avrebbe dovuto  essere utilizzato per installare apparecchiature Wi-Fi negli spazi pubblici all’interno dei Comuni che non sono già dotati di uno hotspot Wi-Fi gratuito – spiegano i ragazzi del movimento – Nel contempo, agli inizi del 2019, il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato il progetto “WiFi Italia”, anch’esso con l’obiettivo di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’App dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale. I lavori di sviluppo della rete sono stati affidati a Infratel Italia il 23 gennaio 2019 e sono realizzati da TIM: per i piccoli Comuni nell’ambito della convenzione Consip LAN, per i Comuni oltre i 2000 abitanti per aggiudicazione di gara». 

«Quindi, da marzo 2020, il progetto è stato esteso alle strutture sanitarie ed ospedaliere dove si prevede di installare 5000 hot spot gratuiti. Alla fine dello scorso anno anche il Comune di Messina ha aderito a tale progetto ed ha annunciato il completamento di 30 installazioni degli impianti previsti per erogare connettività in alcune piazze cittadine con l’obiettivo di consentire a cittadini e turisti di accedere gratuitamente e in modo semplice alla rete WiFi libera presente sul territorio comunale e diffusa su tutto il territorio nazionale,  scaricando l’App dedicata WiFi Italia previa registrazione o accedendo con SPID – continua il gruppo territoriale – Il Comune ha comunicato che l’accesso alla rete sarebbe stato automatico, senza bisogno di autenticarsi nuovamente dopo la prima registrazione e le zone già coperte dal servizio erano le seguenti: Piazza Unione Europea; Piazza della Repubblica (stazione centrale); Passeggiata a Mare (zona fiera); Via Garibaldi (zona palazzo Inps); Anfiteatro e Sale Palacultura/Biblioteca; Viale San Martino (Zona Sede Tributi Isolato88); Imbarcadero Reggio Calabria/Villa S. Giovanni/ Eolie; Piazza Duomo; Passeggiata a Mare (prefettura/circolo canottieri disponibile a breve); Villa Dante (Lato dipartimento Cimiteri); Ganzirri Lago Grande; Villa Mazzini; Galleria Vittorio Emanuele. A distanza di circa sei mesi dall’installazione, abbiamo rilevato innanzitutto un’inadeguata informazione dei cittadini in ordine alla esistenza del servizio di WIFI gratuito ed alle zone del territorio in cui avrebbe dovuto essere erogato il servizio di navigazione libera».

«Abbiamo accertato che, in uno dei più rilevanti punti di accesso individuati dal Comune, costituito dal piazzale antistante Piazza Unità d’Italia, l’accesso alla rete era impossibile, pur inquadrando il Qr code nell’unico cartello ivi esistente», proseguono i ragazzi di Messina In Progresso, che però affermano anche di aver verificato altri punti: «Siamo passati da diverse sedi proprio per verificare e molte zone WiFi non funzionavano».

«A parte il senso di frustrazione per la pessima immagine offerta ai turisti che, in tanti, visitano le zone indicate quali sede di punti WIFI, soprattutto provenienti dalle navi da crociera che attraccano nel nostro porto, rattrista l’idea che non si presti la necessaria attenzione ad un aspetto così qualificante del nostro vivere – concludono – Se Messina vuole fare conoscere le bellezze del proprio territorio e del proprio patrimonio artistico ma anche valorizzare la cultura dell’accoglienza, sarà necessario dotarsi di risorse adeguate nell’ambito della digitalizzazione e della comunicazione al pari degli altri servizi essenziali, dando riscontro soprattutto alle esigenze dei giovani che sono rimasti su questo territorio e che continuano a scommettere su occasioni di crescita».

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