MESSINA. “Torniamo, nostro malgrado, a farci portavoce delle tantissime lamentele dei cittadini della zona di San Michele. Impossibile, però, abbassare il livello di attenzione visto lo snodo cruciale dal punto di vista della viabilità che rappresenta la zona del torrente San Michele, collegato anche alla strada di Portella, fino allo svincolo di Giostra. Uno dei punti più trafficati della città, ma anche zona ad alta densità di residenti”. Così si legge in una nota del gruppo comunale di Ora Messina, in cui sono intervenuti il capogruppo Giandomenico La Fauci e la consigliera della V municipalità Lorena Fulco in merito alle modifiche alla viabilità che a breve interesseranno il villaggio di San Michele (qui un articolo con la spiegazione).

“Ormai, vecchia di un anno, l’alluvione che ha interessato la zona: ingrossamento del torrente, tantissima paura e danni. Il sopralluogo dell’amministrazione e il successivo tavolo tecnico (al quale partecipò anche il capogruppo di Ora Messina Giandomenico La Fauci) dal quale vennero fuori soluzioni di emergenza – continua il comunicato stampa – Purtroppo, e lo abbiamo denunciato più volte, gli interventi arrivarono con ampio ritardo rispetto ai pericoli. Una volta eseguiti, poi, non sono migliorate le condizioni. Il motivo è semplice: non basta fare, bisogna fare le cose bene”.

“Ero presente al tavolo tecnico – ricorda La Fauci – nel quale si decise di adottare misure per migliorare la viabilità della zona e aumentare la sicurezza dei residenti. Il tutto, però, doveva essere provvisorio in attesa di lavori reali per la risoluzione del rischio ingrossamento e alluvione del torrente San Michele. Le misure decise, però, sono arrivate in largo ritardo, in più peccano di superficialità“.

“Sono stati posti 8 semafori in meno di 100 metri (per il valore di 70 mila euro), la loro attivazione, mi duole dirlo, non è stata ragionata. I semafori sono presenti, infatti, sia nel senso di marcia che in uscita dai condomini – continua – Allo scatto del verde di uno corrisponde il rosso dell’altro, i tempi però sono irrisori. Per questo motivo ho ricevuto decine di segnalazioni che denunciano l’impossibilità di circolazione quando, a esempio, una vettura deve entrare in un condominio e l’altra uscire. Si crea un paradossale blocco, con conseguente rallentamento del traffico mentre i semafori continuano ad alternare i colori”.

“Non è questo – prosegue La Fauci – il modo in cui si era progettata l’applicazione di varchi e semafori. La corsia è stata ristretta, sono stati posti gli impianti semaforici e nulla di più. La possibilità di parcheggiare sulla strada (non essendoci alternative) restringe ancora la carreggiata, mettendo a rischio il passaggio di mezzi pesanti, bus e ambulanze. In caso di emergenza, infatti, il rischio di un blocco per i mezzi di soccorso è altissimo. Questo, nonostante, un traffico minore date le limitazioni in direzione Portella. In più, sottolineo l’assenza di un marciapiede utile anche ai tantissimi genitori e bambini che si recano nelle vicine scuole”.

Al consigliere di Ora Messina si unisce, poi, la consigliera della V Circoscrizione Lorena Fulco: “Le soluzioni semplici, a Messina, diventano impossibili. L’unica strada di collegamento è larga 5 metri, non ci sono vie di fuga dato che una metà è dedicata alla circolazione e l’altra al traffico. Come denunciato dai cittadini, poi, il traffico è bloccato dal paradossale utilizzo dei semafori. Invece di favorire lo scorrimento, infatti, viene favorito solo il blocco. Non siamo più nel campo dell’opinione o della polemica politica, i cittadini hanno paura perché rischiano di rimanere intrappolati in caso di emergenze”.

“Per l’ennesima volta – conclude il consigliere e capogruppo di Ora Messina La Fauci – ci troviamo costretti a denunciare una situazione al limite. Non ci possiamo accontentare degli interventi effettuati, per il bene dei cittadini chiediamo vengano posti i miglioramenti necessari. A questo, infine, aggiungo che stiamo anche valutando la presentazione di una interrogazione urgente all’amministrazione, senza escludere la possibilità di rivolgerci direttamente al Prefetto. In ballo c’è la sicurezza di tanti cittadini”.

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