MESSINA. Una modifica del regolamento comunale per vietare l’esposizione in città di simboli riconducibili ai regimi totalitari, in sintonia con quanto registrato negli ultimi mesi in altre città italiane. È la richiesta avanzata da Cambiamo Messina dal Basso, che fa sua la proposta del presidente di Arcigay Rosario Duca.
In una nota inviata lo scorso 27 marzo all’attenzione del sindaco Renato Accorinti, il rappresentante dell’associazione a tutela dei diritti Lgbt ha chiesto infatti l’applicazione della “XII disposizione della Costituzione italiana” per far fronte “alla deriva populista e fascista delle elezioni di 4 marzo “, chiedendo l’inserimento nel regolamento della seguente dicitura: “È vietato esporre simboli, immagini, rappresentazioni che possano essere riconducibili al regime fascista, ad altri regimi totalitari o che per i contenuti che comunicano propagandino idee volte a sostenere discriminazioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, disabilità, orientamento sessuale, identità di genere e di ogni discriminazione dalla legge prevista”.
“Un riscontro positivo della proposta da parte della Giunta e del Consiglio Comunale – si legge in un comunicato di Cmdb – proietterebbe Messina tra le città virtuose che privilegiano una concreta dichiarazione d’intenti alla sterile chiacchiera. Un’occasione da non mancare. Contro ogni discriminazione, fieramente antifascisti”.
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