MESSINA. I maturandi di venti scuole secondarie superiori della città e della provincia avranno a disposizione borse di studio che consentiranno l’accesso ai corsi di laurea triennale delle università digitali Pegaso e Mercatorum. Le borse saranno erogate dopo il conseguimento della maturità di quest’anno, e saranno le stesse scuole a indicare i beneficiari ammessi secondo i parametri dell’importo ISEE del nucleo familiare e la votazione conseguita.
E’ l’iniziativa lanciata venerdi, presso il salone degli Specchi di palazzo dei Leoni, che ribadisce una priorità alle fasce più deboli dal punto di vista dei redditi economici ma anche valutazione meritocratica: durante l’incontro è stato firmato un protocollo d’intesa tra il comitato di Messina dell’ANSI (associazione nazionale scuola italiana), e i dirigenti scolastici degli istituti coinvolti che sono: ITT E. Majorana Milazzo, Istituto G. La Farina, IIS E. Basile, IIS Antonello, ITTL Caio Duilio, IIS F. Bisazza, IIS A.M. Jaci, IIS Verona Trento, E. Majorana, Istituto Pietro Cuppari, IIS G. Minutoli, ITC Quasimodo, ITT-LSSA Copernico Barcellona, ITET E. Fermi Barcellona, Istituto IIS Medi di Barcellona, ITET G. Tomasi di Lampedusa S. Agata di Militello, IIS Sciascia- Fermi S. Agata di Militello, Torricelli S. Agata Militello, ITET Leonardo Da Vinci Milazzo, Istituto paritario Stelio Vitale Modica e Liceo Empedocle.
All’incontro di venerdì, dopo il saluto dell’assessore alla Scuola Pietro Currò e del dirigente dell’USP (Ufficio Scolastico Provinciale) Stello Vadalà, sono intervenuti il presidente ANSI Raffaele Bonanni, la responsabile comunicazione Università digitali Pegaso e Mercatorum di Messina Valentina Ricevuto. Tra gli invitati il subcommissario governativo per il Risanamento Marcello Scurria, e la presidentessa di Messina Social City Valeria Asquini: un mese fa erano state annunciate altre dieci borse di studio per studenti residenti in aree di risanamento.
Per Vadalà si tratta di “una nuova opportunità per la città di Messina. Nelle Zone di risanamento solo l’1% dei ragazzi riusciva ad andare all’università. Oggi stiamo dando loro la possibilità di crescere”. Gli ha fatto eco Currò: “A Messina c’è una scuola di alto livello”.
Dal palco, Bonanni ha lanciato un allarme, (“Siamo il paese al penultimo posto in Europa per laureati: l’Italia non merita questo“, ha spiegato), ma anche una soluzione: “Le tecnologie telematiche non sono sostitutive delle università tradizionali, sono un’integrazione per chi vive lontano dalle sedi universitarie, o non può permettersi, per esempio, di affittare un alloggio, o, ancora per chi lavora”, ha affermato il presidente Ansi.
Secondo Valentina Ricevuto, che ha parlato dell’offerta digitale, “L’obiettivo è quello di abbattere gli ostacoli che si frappongono tra i giovani e la formazione, consentendogli di affacciarsi sul mondo del lavoro con un titolo di studio compatibile con le richieste di velocità, competitività e dinamicità”. Secondo il Sole 24 ore, citato da Valentina Ricevuto, gli atenei digitali hanno avuto il 410% di immatricolazioni nel periodo post pandemico. “Si tratta di flessibilità e sostenibilità – ha proseguito la la responsabile comunicazione Università digitali Pegaso e Mercatorum di Messina – oltre che di strumenti importante per diminuire le disuguaglianze sociali: siamo in coda in Europa per possesso di conoscenze digitali di base, e digitalizzazione e formazione sono le parole chiave per superare il digital divide e la competitività del nostro paese”.
La conclusione è stata di Nanni Ricevuto: “Perchè queste borse di studio? Perchè c’è un mondo che cambia costantemente e per sviluppare il capitale intellettuale dei giovani: non si può prescindere dalle nuove tecnologie”
La cerimonia ufficiale di consegna delle borse di studio agli studenti vincitori si svolgerà a Messina nel prossimo settembre.