MESSINA. Gli studenti dell’Università degli Studi di Messina tornano alle urne per eleggere i propri rappresentanti. A indirlo è stato il decreto del rettore del 15 maggio 2023 che ha posto come data delle votazioni giovedì 22 e venerdì 23 giugno 2023, giorni in cui è stato disposta la sospensione dell’attività didattica. Saranno rinnovate sia le cariche negli organi superiori dell’Ateneo, ossia i cinque senatori accademici, i due rappresentanti nel Consiglio d’Amministrazione, i due membri del Comitato Sovrintendente alle Attività Sportive Universitarie (C.S.A.S.U.), sia la rappresentanza all’interno dei consigli di dipartimento e del consiglio di corso di laurea. Inoltre, si rinnova la rappresentanza in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Ersu di Messina, che resterà in carica per tutto il quadriennio 2021-2027. La modalità di votazione sarà telematica (ma in sede) mediante il portale GEA che permetterà l’apertura dei seggi dalle ore 9 alle 19 del 22 giugno e dalle ore 9 alle 14 del 23 giugno.

Ma come sono andate le scorse elezioni universitarie? Per quanto riguarda i risultati delle elezioni agli organi superiori dell’Ateneo, che sono anche quelle più attese e che vedono una maggiore attenzione e partecipazione della politica partitica, le urne del 2021 hanno visto protagonista lo schieramento di Orum, acronimo di Organismo Rappresentativo Universitario Messinese, che ha piazzato quattro senatori su cinque. La lista Genesi,  invece, ha conquistato solamente un seggio all’interno del Senato. Al Consiglio di Amministrazione e allo Csasu ha trionfato totalmente Orum. Dalle prime indiscrezioni, giunte alla chiusura della presentazione delle liste avvenuta domenica 4 giugno, quest’anno correrà un’unica lista nella quale confluiranno tutte le associazioni universitarie: da quelle di sinistra a quelle di destra, dai sindacati universitari ai gruppi dichiaratamente apolitici.  I risultati dei singoli dipartimenti e dei corsi di laurea hanno segnato una presenza spesso frammentata delle associazioni che puntano maggiormente a consolidarsi in massimo tre dipartimenti. Nel 2021 era assente la scheda dell’elezione del Cda dell’Ersu, che era stato rinnovato durante le votazioni del 2019.

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