ROMA. Si finge maschio e accede all’esame per Carabinieri, ma solo per aiutare il fratello minore a superare i test: è l’assurda storia di una ragazza ventiseienne, avvocato di Sant’Agata di Militello, accaduta a Roma e raccontata per il quotidiano romano “Il Tempo” da Silvia Mancinelli.

La 26ennesi laureata in giurisprudenza e da poco iscritta all’ordine degli avvocati, era seduta tra i mille candidati, travestita da uomo, per aiutare il fratello 19enne, aspirante allievo carabiniere. La giovane è stata smascherata, tra i banchi della caserma ‘Salvo D’Acquisto’ di viale Tor di Quinto, dopo una segnalazione del personale addetto al centro nazionale selezione e reclutamento.

“Per far passare il concorso di allievo carabiniere al fratello più piccolo, non lo ha aiutato a studiare. È andata oltre, fingendosi maschio e vestendo letteralmente i suoi panni per sostenere l’esame”, racconta la giornalista del quotidiano romano. “È successo a Roma, giovedì pomeriggio. Una ventiseienne di Messina, sorella maggiore del candidato diciannovenne, è stata smascherata tra i banchi della caserma «Salvo D’Acquisto» di viale Tor di Quinto grazie alla segnalazione del personale addetto al centro nazionale selezione e reclutamento”.

Inutili i tentativi grotteschi della ragazza di nascondere i lunghi e fluenti capelli o di camuffare il delicato timbro di voce – prosegue l’articolo – è stata scoperta e messa con le spalle al muro anche dopo, quando a confermare la messa in scena sono stati i militari in servizio nell’ufficio sanitario della caserma. La giovane, laureata in giurisprudenza e recentemente iscritta all’ordine degli avvocati, era convinta di passare inosservata tra gli oltre mille suoi coetanei impegnati nella prova scritta”.

“Studiosa da sempre e impegnata in politica dove a giugno scorso aveva tentato di farsi eleggere consigliere comunale nella «sua» Sant’Agata di Militello”, scrive Silvia Mancinelli, “avrebbe compilato facilmente i quiz, lasciando al fratello l’onere dell’orale. Ormai stanata, è stata costretta ad ammettere le sue responsabilità e a tornare da dove era venuta, con libri e vestiti del fratello minore. Sequestrata la documentazione concorsuale, spetterà ora all’autorità giudiziaria valutare la posizione di entrambi, sui quali continuano a indagare i carabinieri della stazione Ponte Milvio”, riporta il quotidiano.

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